Sánchez riporta il focus sulla risposta anti-crisi: attese nuove misure per sabato

MADRID – Sabato 25 giugno. Pedro Sánchez riporta il focus sulla risposta all’impatto della guerra in Ucraina, vista anche l’incombenza della scadenza delle misure ora in vigore (30 giugno). E fissa la data di un Consiglio dei ministri straordinario, dopo il quale ci si attende l’annuncio di nuovi provvedimenti a tal fine, oltre alla proroga degli attuali. E intanto, l’eco mediatica della sconfitta dei partiti del governo alle regionali andaluse è ancora tutt’altro che esaurita. 

La conferma sulla data del Cdm straordinario è arrivata oggi dalla portavoce dell’esecutivo, Isabel Rodríguez. “Non è una questione di immagine, ma di contenuti”, ha affermato in risposta a chi le chiedeva se c’era intenzione di distogliere l’attenzione dall’Andalusia. “Il governo non è concentrato su appuntamenti elettorali”, ha aggiunto, “ciò che ci occupa attualmente intensamente è dare una risposta adeguata alle conseguenze di questa guerra alle porte dell’Europa”.

“Il principale problema che ha adesso la Spagna si chiama inflazione”, ha aggiunto in suo sostegno la vicepremier e ministra del Lavoro Yolanda Díaz, presente assieme a lei nella conferenza stampa dopo il consueto Cdm del martedì.

Tra le misure attualmente in vigore, ci sono ad esempio lo sconto di 20 centesimi di euro per ogni litro di carburanti, riduzioni fiscali sull’energia o misure di carattere sociale come il limite agli aumenti degli affitti fissato al 2%. Secondo indiscrezioni apparse sui giornali, come quelle raccolte da El País, l’intenzione di Sánchez e i suoi non è solo quella di approvare una mera proroga di tali provvedimenti, ma di aggiungerne di nuovi, “potenti”.

“Stiamo negoziando”, ha detto Díaz in conferenza stampa, “ma sarò prudente”. Ieri, la vicepremier ha lanciato alcune proposte su Twitter: tra esse, ci sono quella di un assegno da 300 euro per “le persone più colpite”, la “riduzione al 50%” degli abbonamenti dei trasporti pubblici e aumentare le imposte “alle grandi compagnie energetiche”.

“Offriremo risposte alle persone più vulnerabili, ai settori (più colpiti) e alla maggioranza sociale che si vede sempre più interessata dagli effetti di questa guerra”, ha detto da parte sua Isabel Rodríguez, senza sbilanciarsi più di tanto.

Per quanto riguarda eventuali conseguenze sul governo della batosta elettorale subita in Andalusia sia dal Partito Socialista di Sánchez sia dalle formazioni di sinistra che fanno riferimento a Díaz, entrambe le esponenti dell’esecutivo hanno dato risposto chiare.

“Il governo è in piena forma”, ha affermato Rodríguez. “Non solo concluderemo la legislatura”, ha aggiunto la vicepremier, “ma, credetemi, c’è ancora molto da fare, probabilmente le cose migliori”.

Redazione Madrid

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