L’annuncio di Sánchez: l’Iva sull’elettricità giù dal 10% al 5%

MADRID — Iva sull’elettricità giù dal 10% al 5%: fra indiscrezioni e proposte, arriva la prima nuova misura confermata di quelle che dovrebbero essere incluse dal governo spagnolo in nuovo pacchetto anti-crisi. Ad annunciarlo è stato il premier Pedro Sánchez in persona, intervenendo in mattinata in Parlamento. “L’anno scorso abbiamo ridotto l’Iva sull’elettricità dal 21% al 10%”, ha affermato, “sabato la faremo scendere dal 10% al 5%”.

È proprio quello il giorno — già indicato ieri dall’esecutivo — scelto per la riunione straordinaria del Consiglio dei ministri in cui si discuteranno i nuovi provvedimenti. Praticamente, l’unica disponibile fino al 30 giugno, quando scadrà il pacchetto anti-inflazione attualmente in vigore, visto che Sánchez oggi è volato a Bruxelles per un vertice Ue che si terrà tra domani e venerdì, mentre da lunedì tutti gli sforzi saranno concentrati sul summit della NATO di Madrid, in programma nei tre giorni successivi.

Ma per il premier è i suoi ci sono anche altre incombenze: riuscire a lasciarsi le spalle la brutta sconfitta dei partiti di centro-sinistra alle regionali dell’Andalusia di domenica scorsa, così come affrontare l’impatto sempre più preoccupante di prezzi galoppanti per i conti di famiglie e aziende. E il messaggio che ora lancia Sánchez sembra puntare a costruire una nuova scia di consensi parlamentari, dopo un periodo alquanto tribolato. “Signori dei diversi gruppi parlamentari, mi piacerebbe che, invece di criticare, appoggiate il nuovo decreto”, ha affermato nel consueto ‘question time’ dei mercoledì al Congresso dei deputati.

Le reazioni all’annuncio, riprese dalla stampa iberica, sono state tiepide. “Non è una misura negativa”, ha affermato Pablo Echenique di Unidas Podemos (formazione partner nella coalizione di governo), “ma servono provvedimenti più coraggiosi”. Da parte sua, il Partito Popolare considera la riduzione dell’IVA “una misura adeguata”, ma rivendica di aver già proposto la stessa cosa due mesi fa e rinfaccia a Sánchez di non aver accolto il suggerimento a tempo debito “È triste che debba essersi verificata una batosta elettorale come quella che ha subito il signor Sánchez domenica per vedere una reazione”, ha affermato la portavoce parlamentare popolare Cuca Gamarra.

In attesa della prova dei fatti, quando il nuovo pacchetto verrà sottoposto al corrispondente passaggio parlamentare, il premier ha anche incassato l’avvertimento di Gabriel Rufián, portavoce del partito indipendentista catalano Esquerra Republicana, quasi sempre influente per gli equilibri della maggioranza. “La situazione attuale, questa carestia di vita”, ha detto, “può far crollare qualsiasi governo”.

Il decreto su cui si lavorerà fino a sabato dovrebbe prevedere la proroga di misure già in vigore, come lo sconto di 20 centesimi di euro per ogni litro di carburanti o misure di carattere sociale come il limite agli aumenti degli affitti fissato al 2%, e potrebbe includere novità: la vicepremier Yolanda Díaz, per esempio, ha proposto pubblicamente misure come un assegno da 300 euro per “le persone più colpite”, la “riduzione al 50%” degli abbonamenti dei trasporti pubblici e aumentare le imposte “alle grandi compagnie energetiche”.

Redazione Madrid

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