Aiuti per stoccaggi, prorogati sconti su bollette

Bollette di luce e gas.
Bollette di luce e gas. (ANSA)

ROMA.  – Il governo ha prorogato al terzo trimestre del 2022 gli sconti sulle bollette di elettricità e gas, e ha concesso garanzie finanziarie fino alla fine dell’anno alle società che devono stoccare il gas per l’inverno, ma fanno fatica a pagarlo ai prezzi folli del mercato.

Il metano alla borsa di Amsterdam ha chiuso a 127 euro al megawattora, ma per ora in Italia l’offerta giornaliera supera la domanda e c’è margine per rimpinguare le riserve.

Il ministro Cingolani ha incontrato le società energetiche per fare il punto della situazione, e la ministra Bonetti ha annunciato che a breve il governo varerà un calmiere anche per i carburanti. Ma intanto l’Agenzia internazionale per l’energia invita l’Europa ad essere pronta se la Russia dovesse chiudere del tutto i rubinetti del gas.

Il Consiglio dei ministri ha invece approvato un nuovo Decreto legge sull’energia, che proroga al terzo trimestre di quest’anno le previsioni del Decreto Aiuti di maggio. Vengono stanziati oltre 2 miliardi per azzerare gli oneri di sistema sulle bollette elettriche. Per le bollette del gas, sono previsti 481 milioni per tagliare l’Iva, 470 per azzerare gli oneri di sistema e 240 per gli scaglioni fino a 5.000 metri cubi all’anno.

Il nuovo Decreto proroga dal primo luglio 2022 al 31 marzo 2023 la tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche che importano gas. Viene però estesa alle imprese dello stoccaggio fino al 31 dicembre la garanzia finanziaria della Sace (la società pubblica per l’assicurazione del credito), già prevista dal Dl Aiuti per le aziende danneggiate dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni contro la Russia.

I 18 importatori italiani di gas faticano a riempire gli stoccaggi, perché a questi prezzi di mercato è difficile trovare la liquidità per comprare. Di qui l’intervento della Sace a garanzia dei crediti. Al momento però la situazione è sotto controllo. Secondo Snam, ogni giorno si stoccano sui 28 milioni di metri cubi di gas, e l’offerta di gas rimane superiore di 20 milioni di metri cubi alla domanda.

“A breve ci sarà un altro provvedimento per il contenimento dei prezzi dei carburanti – ha annunciato al termine del Cdm la ministra della Famiglia, Elena Bonetti (Italia Viva) – Ci sarà un provvedimento a parte da parte dei ministeri competenti”.

Al prossimo Consiglio europeo si parlerà di tetto europeo al prezzo del gas (price cap). Un’idea sostenuta dall’Italia, e che pian piano sta convincendo anche la Germania e i paesi nordici. Ma non sarà una cosa breve: una decisione definitiva non sarà presa prima di settembre od ottobre.

L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha spiegato che le forniture russe sono state tagliate del 50%, ma ora si sono stabilizzate sui 32-33 milioni di metri cubi al giorno. Mosca ci ha dato metà del gas e ha guadagnato le stesse cifre, visto che il prezzo è salito del 50%. “Se dovessero interrompere completamente le forniture – ha commentato il manager – vorrebbe dire perdere completamente ogni introito”.

Ma una chiusura totale dei rubinetti russi non è un’ipotesi da escludere per il direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia, Fatih Birol: “L’Europa dovrebbe essere pronta nel caso in cui il gas russo sia completamente tagliato”, ha detto al Financial Times.

(di Stefano Secondino/ANSA).

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