Presidente Mattarella: “Risposta netta a Mosca per il ripristino della pace”

Il Presidente Sergio Mattarella alla conferenza sulla cooperazione allo sviluppo
Il Presidente Sergio Mattarella alla conferenza sulla cooperazione allo sviluppo. (Ufficio Stampa Presidenza della Repubblica)

ROMA. – Sergio Mattarella reclama una “risposta netta, unitaria e solidale” alla guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, perché si possa giungere “al ripristino di condizioni di pace”. Nel giorno in cui il Parlamento europeo approva a stragrande maggioranza la richiesta di concedere immediatamente lo status di Paese candidato Ue all’Ucraina ed alla Moldavia, il presidente della Repubblica non a usa mezzi termini sulla reazione che la comunità internazionale deve dare al conflitto che Mosca ha scatenato “per anacronistiche velleità di potenza”.

Una guerra che, sostiene il Capo dello Stato alla sessione inaugurale della Conferenza nazionale della Cooperazione allo sviluppo, ha fra i suoi “effetti gravissimi” l'”accentuarsi della crisi della gestione del debito estero per molti Paesi”. Mattarella invoca sul conflitto, così come per tutte le grandi sfide del nostro tempo, una risposta globale, assimilabile a quella che la comunità internazionale ha avuto con il Coronavirus.

“La pandemia – sostiene – ha reso evidente che in un mondo interconnesso non esistono soluzioni locali a sfide globali, come quelle dell’emergenza sanitaria, dei cambiamenti climatici, della povertà estrema, dell’insicurezza alimentare”. Una risposta che passa per una cooperazione che, rileva il Capo dello Stato, non può essere solo “basata sulla destinazione verso i Paesi più fragili soltanto delle risorse considerate eccedenti dalle economie dei Paesi più sviluppati”.

A tal proposito, la cooperazione allo sviluppo “non è soltanto la proiezione naturale dei nostri valori costituzionali: è strumento fondamentale per costruire e preservare la pace”. “Il rapporto tra sviluppo e affermazione dei diritti umani è evidente. E se è altrettanto evidente che con la guerra non ci può essere sviluppo è chiaro che, senza sviluppo, come si è potuto constatare in diverse parti del mondo, non ci possono essere stabilità e pace”, aggiunge.

A tal proposito, il Capo dello Stato ricorda che la politica italiana di cooperazione internazionale “è saldamente ancorata al paradigma costituito dall’Agenda 2030 dell’ONU e ai suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, ed è “fondata su un multilateralismo efficace, capace di elaborare al livello internazionale risposte tempestive, coordinate, lungimiranti”. Infine, i migranti. Il Capo dello Stato definisce “prezioso” il contributo delle comunità di cittadini stranieri presenti in Italia per “la conoscenza fra i nostri Paesi”.

(di Francesco Bongarrà/ANSA)

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