Vertice Nato – Sánchez a Putin: “Non vincerai”

Pedro Sánchez, (REUTERS/Susana Vera)

MADRID – La “Cumbre de la Nato” è iniziata ufficialmente in una città blindata e disorientata per l’eccezionalità delle severe misure di sicurezza. Sánchez, esercitando il ruolo di “Gran Cerimoniere” ha dato il via alla “tre giorni” intervenendo al “Foro de la Alianza” inviando un messaggio “forte e chiaro” a Vladimir Putin.
-Non vincerai – ha detto il capo del Governo che ieri ha assicurato che lo scopo dell’incontro degli oltre 40 capi di Stato e di Governo, con le relative e numerose delegazioni, è quello di trasmettere “unità di fronte alle minacce”. Ha anche sottolineato che l’Ucraina avrà la meglio nel conflitto che l’oppone alla Russia.

Foto di familia (Foto: Pool Moncloa/Borja Puig de la Bellacasa)

Il “Foro” si é celebrato al margine dell’incontro della Nato ed è stato organizzato in collaborazione con l’“Alianza Atlántica”, il “Real Instituto Elcano”, la “German Marshall Fund”, l’ “Atlantic Council” e la “Munich Security Conference”.
Sánchez ha riconosciuto che la “Conferenza de la Nato” si celebra in un contesto internazionale assai difficile e delicato caratterizzato dall’invasione russa in Ucraina. E ha assicurato che si ricorderà per l’allargamento dell’alleanza, con l’adesione della Svezia e della Finlandia ora che il veto della Turchia è diventato parte del passato.
Il presidente dell’Esecutivo ha ricalcato il nuovo “concetto strategico” che segnerà il futuro cammino della Nato per far pronte ai prossimi “tumultuosi” dieci anni: rafforzamento del “fianco est”, necessità create dai “nuovi competitors”, minaccia ibrida e “crisi climatica”. Non è mancato un breve accenno su un argomento che sarà al centro del dibattito nei prossimi giorni: il finanziamento della futura missione della Nato.
– Il nostro obiettivo – ha detto – sono la pace, la sicurezza e un’alleanza capace di assicurarle.
Prima del suo intervento al “Foro”, il presidente Sánchez è stato ospite del programma radio condotto da Àngels Barceló, di “Cadena ser”. Nel rispondere alle domande della giornalista relative alla polemica scoppiata in seguito ai fatti accaduti a Melilla, Sánchez ha affermato che, al momento delle sue dichiarazioni, non aveva ancora visto le immagini diffuse da tutti i media.
– È evidente che dispiace profondamente la morte di quei migranti – ha detto -. Spagna è l’unico paese europeo con frontiere terrestre in Africa. Le autorità del Marocco hanno grossi problemi con l’emigrazione irregolare e la criminalità organizzata. Mi solidarizzo con le famiglie delle vittime ma anche con i feriti tra le forse dell’ordine e la polizia del Marocco. I governi democratici sono obbligati a render conto delle loro azioni. Ma non dobbiamo dimenticare che i responsabili della tragedia sono le mafie.

Redazione Madrid

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