Covid: incidenza casi gravi doppia in bimbi non vaccinati

Due bambine vaccinate nell'ospedale Lazzaro Spallanzani mostrano il certificato verde.
Due bambine vaccinate nell'ospedale Lazzaro Spallanzani mostrano il certificato verde.. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – L’incidenza di malattia severa da Covid-19 è doppia nei bambini non vaccinati rispetto a quelli vaccinati, con valori rispettivamente pari 0,6 ogni 100mila ‘giorni-persona’ contro lo 0,3. Sono i risultati di uno studio dell’Iss e del ministero della Salute pubblicato dalla rivista Lancet, che ha esaminato i dati di oltre un milione di bambini vaccinati con due dosi, 134mila con una dose e 1,8 milioni di non vaccinati.

La protezione vaccinale contro la variante Omicron – sempre secondo lo studio – risulta pari al 29% contro l’infezione e al 41% contro la malattia grave. “L’analisi – sottolineano gli autori nell’articolo – si riferisce ad uno specifico periodo in cui era predominante la variante Omicron. Anche una protezione moderata – sottolineano – ha contribuito in maniera significativa a ridurre gli effetti dell’infezione, soprattutto quelli più gravi”.

Su circa 767mila casi nella fascia 5-11 anni, infatti, l’incidenza più alta è tra i bimbi non vaccinati (426,9 ogni 100mila ‘giorni persona’) e la più bassa in quelli che hanno ricevuto due dosi (234,5 ogni 100mila ‘giorni persona’). I casi severi sono stati 644, tutti ospedalizzati: tra questi 15 ricoveri in terapia intensiva e due decessi, solo tra i non vaccinati.

L’efficacia è stata stimata incrociando i dati del Sistema di Sorveglianza Integrata COVID-19 e quelli dell’anagrafe vaccinale nazionale, prendendo in considerazione tutti i bambini tra i 5 e gli 11 anni che non avevano avuto una diagnosi di infezione precedente seguiti tra il 17 gennaio e il 13 aprile 2022, un periodo appunto caratterizzato dalla dominanza di Omicron.

Percentuali più alte quelle di un altro studio relativo al vaccino Pfizer-Biontech BNT162B2 (Comirnaty), condotto nella più grande organizzazione sanitaria israeliana, il Clalit Health Services, in collaborazione con ricercatori dell’Università di Padova, dell’Università di Harvard e dell’University College London e pubblicato su The New England Journal of Medicine .

La protezione contro Omicron per la fascia 5 -11 anni è risultata del 51% contro l’infezione e del 48% contro la malattia sintomatica da Covid-19, sviluppata nell’intervallo di 7-21 giorni successivi alla seconda dose. Una tendenza verso una maggiore efficacia è stata osservata nell’età più bassa (5-6 anni) rispetto a quella più alta (10-11 anni).