Il Tour torna a casa, Pogacar: “Sta andando tutto bene”

Lo sloveno Tadej Pogacar in pieno sforzo.
Lo sloveno Tadej Pogacar in pieno sforzo. (ANSA/EFE)

ROMA.  – “Un nouveau départ”, una nuova partenza, per il 109/o Tour de France di ciclismo che, dopo la “tre giorni” in Danimarca (il punto più a nord toccato dalla Grande Boucle nella propria storia), è sbarcato in Francia, con il belga Wout Van Aert in maglia gialla.

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Gli occhi, però, sono puntati sul 23enne Tadej Pogacar, vincitore delle ultime due edizioni, che dista dalla vetta della classifica generale solo 14". Lo sloveno è terzo e controlla la corsa, con un vantaggio a sua volta di 8" e 9" sui rivali della Jumbo-Visma, rispettivamente il danese Jonas Vingegaard e il connazionale Primoz Roglic. "Se devo fare una prima valutazione, dirò che è andato tutto bene, mi sento bene", ha ammesso il vincitore delle edizioni 2020 e 2021.

Il Tour de France, però, adesso entra nel vivo con altri tre giorni di tappe che sembrano altrettante classiche: domani ci sarà battaglia sui monti Boulonnais, poi toccherà al pavè della Roubaix. Non un percorso qualsiasi. "Quella della classica al giorno è una formula che si ripete da diversi anni al Tour – ricorda il direttore di corsa, Christian Prudhomme – tutto dipende da cosa faranno i corridori. Ovviamente, se Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel si sfidano, come hanno fatto sulla strada per Le Creusot l'anno scorso, la gara diventerà assai interessante per i tifosi… Ed estenuante per i corridori".

Il meteo dirà pure la sua nella corsa alla maglia gialla. Pogacar sarà chiamato agli straordinari, e non solo lui, dagli specialisti delle corse su determinati tracciati. Van Aert, però, malgrado la conquista della leadership provvisoria, si è lamentato per i troppi errori commessi, soprattutto nello sprint di ieri. “La maglia gialla – ha detto il belga – è qualcosa che ti dà gioia e ottimismo, ma non mi basta: io sono qui per vincere almeno una tappa”.

Il terreno a disposizione non gli mancherà e nemmeno la gli occhi addosso del rivale olandese – figlio e nipote d’arte – Van der Poel: anche lui punta ai successi parziali. A Pogacar, invece, interessa solo il tris a Parigi del 24 luglio. Un appuntamento imperdibile per lo sloveno.