Spagna, Psoe e Unidas Podemos pronti a cercare ‘soluzioni’ sulle spese militari

MADRID — Le differenze ci sono, ma ora sembra prevalere la volontà di trovare “soluzioni”. Dopo le tensioni interne manifestate nei giorni scorsi in merito agli impegni assunti della Spagna per aumentare le spese militari, ora da entrambi i partner della coalizione di governo arrivano messaggi e gesti che appaiono più conciliatori. “Cercheremo di trovare tutte le soluzioni possibili per raggiungere un accordo, non solo sul budget per la Difesa, ma per far sì che la gente del nostro Paese non soffra”, ha affermato stamattina Yolanda Díaz, vicepremier ed rappresentante di maggior rango di Unidas Podemos nell’esecutivo.

Era stata proprio Díaz, meno di 24 ore prima, a mostrare tutta la “preoccupazione” dell’ala più a sinistra della coalizione. “Abbiamo chiesto una riunione urgente della commissione di monitoraggio del patto di governo”, aveva detto poco dopo la riunione del Consiglio dei ministri in cui è stato ratificato un credito da un miliardo di euro per spese straordinarie del Ministero della Difesa. Il principale cruccio espresso dagli esponenti di Unidas Podemos è che aumentare gli investimenti militari possa portare a trascurare settori pubblici considerati prioritari come la sanità e l’istruzione.

Ma oggi, parlando da Roma dopo un incontro con il collega italiano Andrea Orlando e il commissario europeo per il Lavoro, Nicolas Schmit, il tono della vicepremier e ministra del Lavoro è apparso differente. “La nostra coalizione progressista è oggi ancora più imprescindibile in Spagna, non ci sono alternative”, ha affermato in conferenza stampa.

Nel frattempo, anche in patria si sono registrati segnali di distensione. Lo sottolinea la televisione pubblica Rtve, che ha mostrato immagini di un evento pubblico sul tema della povertà infantile a cui hanno partecipato sia il premier Pedro Sánchez sia le ministre Ione Belarra e Irene Montero, entrambe esponenti di Unidas Podemos. Il presidente, al suo arrivo, le ha salutate con due baci. Poi ci sono state frasi di ringraziamento reciproco nei rispettivi interventi.

E intanto, anche il ministro della Presidenza Félix Bolaños, braccio destro di Sánchez, ha gettato acqua sul fuoco. “È normale che a volte ci siano visioni diverse, ma non importa, perché le risolveremo come si risolve tutto: con il dialogo”, ha affermato a giornalisti. Da parte sua, Irene Montero ha sottolineato che l’intenzione della sua formazione è di “continuare a governare”, chiedendo di non trascurare “sanità, istruzione e politiche per le donne”.

L’idea di Unidas Podemos, scrive la stampa iberica, è di affrontare le divergenze interne alla coalizione entro la settimana prossima, quando è previsto in Parlamento un dibattito sullo “stato della nazione”. I socialisti, d’altro canto, considererebbero più urgente preparare questo passaggio.

Redazione Madrid