L’ondata di incendi in Spagna è “la più importante” di sempre

MADRID —  La lotta contro gli incendi che stanno facendo terra bruciata in Spagna è ancora in pieno corso. “Ci saranno ancora giornate difficili”, ha affermato il premier Pedro Sánchez in visita in Galizia, una delle regioni più colpite. In contemporanea a un’intensa e sfiancante ondata di calore, negli ultimi giorni si sono sviluppati incendi ad alta pericolosità in diverse comunità autonome. È l’emergenza di questo tipo “più importante” da quando ci sono statistiche a riguardo, ha affermato stamattina alla radio Cadena Ser Leonardo Marcos, il direttore generale della Protezione Civile.

Uno dei territori più castigati è la Castiglia-León, dove, come riportano Rtve e altri media, abitanti e agricoltori locali si sono uniti ai vigili del fuoco per cercare in tutti i modi di frenare l’avanzata inarrestabile dei roghi. È il caso, per esempio, delle aree di Losacio (in provicia di Zamora, già colpita duramente un mese fa circa) e di Cebreros (Ávila).

A causa del primo di questi grossi incendi, due persone hanno perso la vita tra domenica e lunedì. In entrambe le aree, negli ultimi giorni sono state evacuate quasi 10.000 persone; una parte ha potuto fare ritorno a casa nella giornata di oggi.

Ma anche altre zone del Paese sono messe a dura prova dalle fiamme ancora adesso. In Galizia, quasi 20.000 ettari sono andati distrutti e circa 800 persone sono rimaste sfollate. Nelle ultime ore, a preoccupare è stato anche un rogo che ha colpito la località di Moros, nella provincia di Saragozza, anch’essa evacuata per precauzione. Le fiamme, ha detto a media il sindaco del paesino, hanno divorato praticamente tutto quello che si sono ritrovate davanti in pochi minuti, anche se le case dovrebbero essere sostanzalmente risparmiate.

Per Sánchez, il fenomeno sullo sfondo di questa situazione d’emergenza è chiaramente “l’emergenza climatica” che sta affrontando l’umanità globalmente, con conseguenze devastanti. “Quest’anno sono già stati bruciati 70.000 ettari, quasi il doppio degli ettari bruciati in media nell’ultimo decennio”, ha affermato ¡il premier, ribadendo quanto già detto il giorno prima in Galizia. “Nel 2022 ci sono già stati 11 grandi incendi”, ha aggiunto.

Sánchez ha anche ringraziato “tutti i servitori pubblici” al lavoro per dare risposta a questa emergenza, sottolineando anche l’assistenza fornita alle persone “traumatizzate” da quanto sta avvenendo.

Nella sua intervista alla Ser, Marcos ha affermato che quest’anno si sono verificate due condizioni anomali che stanno rendendo particolarmente grave la situazione: un “notevole anticipio” del periodo di maggior sviluppo degli incendi e “una grande simultaneità” dei roghi attivi.

Redazione Madrid