Nuove disposizioni per il risparmio energetico: l’estate sarà più calda e l’inverno più freddo

Aria condizionata a 27 gradi, porte chiuse e vetrine spente alle ore 20, queste alcune delle disposizioni per il risparmio energetico

MADRID – Aria condizionata a 27 gradi minimo e riscaldamento non oltre i 19 gradi. Ma anche l’obbligo di mantenere chiuse le porte dei negozi, dei ristoranti, dei supermarket e dei locali frequentati dal pubblico in generale, le vetrine spente dopo le ore 20 e blackout degli spazi pubblici quando non in uso. Questi i provvedimenti principali approvati in Consiglio dei Ministri per promuovere il risparmio energetico.

Teresa Ribera, vicepresidente e ministro della Transizione Economica, ha spiegato che le disposizioni approvate entreranno in vigore la prossima settimana e lo resteranno fino al primo novembre del 2023. Ha anche annunciato che a settembre sarà presentato un piano integrale di risparmio per promuovere l’efficienza ed approfondire la produzione e uso dell’energia rinnovabile.

Questa, quindi, sarà un’estate molto calda. Non ci sarà alcuna tregua perché, con il  termostato a 27 gradi, sarà poca la sensazione di sollievo e di frescura che si avrà nell’entrare in un negozio. E sarà anche un inverno più freddo, con il termostato a 19 gradi in ristoranti, supermarket e centri commerciali.

Il governo ha definito l’attuale congiuntura assai critica e delicata a causa della guerra in Ucraina e il pericolo che la Russia possa decidere di bloccare i rifornimenti di gas all’Europa, come già fatto in alcuni paesi dei Balcani.

– Europa – ha commentato Ribera – ha bisogno del nostro aiuto. È il momento di esprimere la nostra solidarietà.

I provvedimenti annunciati sono stati ricevuti con cauta rassegnazione dalla popolazione. Ma, nonostante si abbia coscienza della necessità di fare sacrifici in questo momento, non è mancato chi consideri le disposizioni troppo severe. E suggerisce di abbassare l’asticella di qualche grado questa estate e di alzarla in inverno.

Contraria al provvedimento la presidente della “Comunidad de Madrid”, Isabel Díaz Ayuso. Anche in questa occasione ha avuto da ridire.

– Questi provvedimenti – ha detto – provocano oscurità, povertà e tristezza. Quali misure – si è chiesto in tono sarcastico – prenderà il Governo del suo caso?

L’atteggiamento di Díaz Ayuso non è nuovo. Critica acerrima del Governo, ha già assicurato che nella “Comunidad de Madrid” i provvedimenti non saranno applicati. Eppure, il sacrificio della popolazione permetterebbe un risparmio energetico del 7 per cento, in linea con le disposizioni emesse dall’Ue.

Redazione Madrid

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