Elezioni: accordo Pd-Azione non cambia le stime dei sondaggisti

Enrico Letta e Carlo Calenda (s) in conferenza stampa al termine di un incontro presso i Gruppi Parlamentari a Roma 2 agosto 2022. ANSA/CLAUDIO PERI

ROMA. – L’accordo che è stato siglato dopo una lunga trattativa tra Pd ed Azione non cambia più di tanto le stime dei sondaggisti sulle intenzioni di voto degli italiani in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Uno studio dell’Istituto Cattaneo, che considera le medie di tutti i sondaggi pubblicati in luglio, attribuisce ai tre partiti di centrodestra (FdI, Lega, FI) circa il 46% delle intenzioni di voto sul piano nazionale; al complesso dei soggetti di “centrosinistra” viene accreditato circa il 36% delle intenzioni di voto (avevano preso il 30% alle europee), al M5s circa l’11% (aveva ottenuto il 17%).

Uno studio di Youtrend-CatteneoZanetto sottolinea, poi, che se Sinistra Italiana e Verdi siglassero un’alleanza elettorale con M5s per via dell’accordo tra Pd e Azione/+Europa, il centrosinistra rischierebbe di perdere 14 collegi uninominali (9 alla Camera e 5 al Senato). Lo studio, in particolare, esamina due scenari. Il primo vede il centrosinistra composto da Pd, Sinistra/Verdi, Impegno Civico e Azione/+Europa, senza M5s e IV.

Nel secondo, invece, Sinistra/Verdi lasciano la coalizione e si alleano con i 5 Stelle, facendo perdere alla fine, appunto, 14 uninominali al centrosinistra. Dei 14 collegi uninominali che il centrosinistra perderebbe in caso di mancata alleanza con Sinistra/Verdi, 11 (in Liguria, Toscana, Romagna, Trentino e Lazio) finirebbero al centrodestra e gli altri tre (tutti in Campania) all’alleanza tra M5s e Sinistra/Verdi.

Secondo gli autori del sondaggio, il dato è particolarmente interessante: “pochi giorni fa – si legge in una nota esplicativa di Youtrend – avevamo stimato che, senza alleanza con Azione/+Europa, il centrosinistra avrebbe perso un numero molto simile di collegi uninominali: sedici”.

(di Francesco Bongarrà/ANSA)