García-Gallardo suggerisce un ricorso di incostituzionalità per bloccare il piano di risparmio energetico

Il vicepresidente di "Castilla y León, García-Gallardo (Vox)

MADRID – A scatenare il putiferio è stato sufficiente un “tweet”. Breve, coinciso e con un messaggio concreto: “Madrid non si spegne”. Così, con quattro parole, Isabel Díaz Ayuso ha infiammato la polemica ed è diventata la protagonista di mezza estate. È, di nuovo, il simbolo dell’opposizione ultra-conservatrice contro il Governo e i suoi provvedimenti. In questa occasione, contro il “Piano di Risparmio Energetico”.

Ayuso non ha ricevuto la solidarietà del resto dei leader del Partito Popolare, presidenti delle Regioni Autonome, ma sì del vicepresidente di “Castilla y León”, Juan García-Gallardo. Questi ha fatto sua la bandiera della presidente di Madrid.

Il vicepresidente di “Castilla y León”, militante di Vox, ha chiesto un incontro urgente con Alfonso Fernández Mañueco. Desidera analizzare, assieme a Mañueco, la possibilità di un ricorso di incostituzionalità per bloccare il pacchetto di misure che entrerà in vigore la prossima settimana.

Juan García-Gallardo, che è già stato nell’occhio dell’uragano per le sue dichiarazioni sul ruolo delle donne, per il suo atteggiamento omofobo e per la sua posizione contro l’aborto,  considera che una volta ancora il Presidente del Governo avrebbe ingannato gli spagnoli. Assicura che i provvedimenti approvati in Consiglio dei ministri limitano la libertà dei cittadini. E sottolinea che le misure di risparmio energetico castigano gli imprenditori.

Il vicepresidente dell’estrema destra, che ha chiesto vengano derogate le leggi sul cambio climatico perche, a suo avviso, impediscono al paese l’indipendenza energetica, ha accusato il Governo di voler “condannare tutti all’oscurità”.

Redazione Madrid

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