“Consultores 21”: “Il 45 per cento delle famiglie venezuelane ha un famigliare all’estero”

CARACAS – Cresce l’emigrazione venezuelana e, con essa, l’incidenza nell’economia venezuelana. Stando ad una recente ricerca dell’azienda di consulenza e ricerca di mercato, “Consultores 21”, il 45 per cento delle famiglie ha almeno uno o due membri vivendo e lavorando fuori dal Paese. Organismi e Ong conservatori nelle cifre affermano che i venezuelani fuori dal paese sono quasi cinque milioni mentre altri, meno prudenti, sostengono che ormai la diaspora venezuelana ha superato i sei milioni. Comunque sia, rappresenta l’ondata maggiore di migranti nel mondo a conferma della complessa realtà politica del Paese e di quanto sia difficile per i venezuelani mantenere un livello di vita accettabile.

Dall’analisi realizzata de “Consultore 21”, l’87 per cento dei venezuelani all’estero, oggi risiede in paesi dell’America Latina: Colombia (31%), Cile (20%), Perù (14%), Ecuador (9%), Brasile (7%) e Argentina (6%). Negli Stati Uniti si ritiene che la presenza venezuelana non superi il  6 per cento. E, in Europa, pare che la comunità venezuelana più numerosa risieda in Spagna (4%).

Dall’inchiesta condotta da “Consultores 21” emerge che il 28 per cento dei venezuelani che vivono nel Paese desidera recarsi all’estero. Di questi, almeno il 9 per cento spera di farlo entro l’anno mentre il 19 per cento restante non ha ancora fissato una data. Resta comunque il desiderio di cercare altrove un futuro migliore. La fascia di età di coloro sempre più convinti che all’estero hanno maggiori possibilità di migliorare il loro tenore di vita oscilla dai 24 ai 44 anni. I più sono giovani che si oppongono al governo del presidente Maduro e che direttamente, o indirettamente, hanno sofferto la repressione del regime. I paesi di destino preferiti sono quelli latinoamericani, Cile Colombia Equatore e Perù. E si capisce la ragione. Sono paesi facilmente raggiungibili, in cui si parla la stessa lingua e dove si ritiene che sia più facile integrarsi. C’è chi pensa che, nonostante ostacoli che dovranno superare, ritengono che gli Stati Uniti possano offrire loro il livello di vita al quale aspirano. È il 10 per cento, una percentuale importante. La meta preferita in Europa resta la Spagna, considerato un Paese accogliente e vivace.

Per quel che riguarda l’ambito economico, “Consultores 21” sostiene si è registrato un incremento nella frequenza delle rimesse. Attribuisce il fenomeno a due elementi: la sempre maggiore dipendenza delle famiglie che restano nel Paese e la “normalizzazione” della “trend” di vita di chi è emigrato. Insomma, l’ipotesi è che chi è all’estero, dopo i primi anni di difficoltà, abbiano trovato un lavoro e quindi una tranquillità economica che non aveva in Venezuela

In media il valore delle rimesse oscilla dai 59 dollari ai 114 dollari. La cifra varia da regione a regione. A Caracas, per esempio, le rimesse possono raggiungere anche i 114 dollari per nucleo familiare.

Redazione Caracas

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