Elezioni: dai diritti civili alle tasse, programmi a confronto

Programmi elettorali a confronto
Programmi elettorali a confronto. (ANSA)

ROMA. – Il filoatlantismo è un imperativo categorico del programma del centrodestra, un progetto che si interseca con le posizioni del Pd e dei sostenitori della cosiddetta “Agenda Draghi” . Più complessa è la partita sul fronte delle riforme, con il presidenzialismo e le autonomie, su cui puntano Giorgia Meloni, (per il primo), e Matteo Salvini (per le seconde), che diventa un vero proprio spartiacque rispetto al centrosinistra e ai propositi dei moderati di centro.

E alla richiesta di meno tasse, anche una con una rimodulazione della flat tax (contenuta nei 15 punti programmatici del centrodestra), il Pd risponde con un documento di 34 pagine approvato all’unanimità che poggia sui tre pilastri: sviluppo-lavoro- diritti. Prevede subito il DDL Zan e l’introduzione del matrimonio egualitario, la parità di genere Ma anche lo ius scholae.

Un programma molto orientato sul sociale con i 500 mila alloggi popolari da realizzare in 10 anni, una sorta di progetto Ina-Casa di fanfaniana memoria. E ancora i rigassificatori ma solo in fase transitoria, insieme ad una transizione ecologica e ad un sistema fiscale “più equo” , con la riduzione dell’irpef a partire dai redditi più bassi, la lotta all’evasione .

E sulle riforme, la sfiducia costruttiva. Con una nuova legge elettorale contro le liste bloccate. E, andando contro uno dei cardini dei 5 stelle, Enrico Letta ha sempre dichiarato che vorrebbe la modifica del reddito di cittadinanza e del superbonus 110.

Elemento divisivo tra centrodestra, Pd e sinistra è sicuramente la modalità con cui si declinano i canoni su sicurezza e migranti (più orientati verso l’accoglienza nel Pd e nella sinistra e più sul concetto del respingimento da parte di Fratelli d’Italia e Lega).

E arriva anche il “credo laico” del leader della Lega: “fisco equo, rivoluzione della flat tax e della pace fiscale, contro la sinistra delle tasse. ” giustizia giusta e certezza della pena. E ancora, una sanità che non lasci indietro nessuno”, fino alla fiducia in “pensioni dignitose: chi l’Italia l’ha costruita, lavorando una vita intera, vada sostenuto. Basta legge Fornero, l’obiettivo è Quota 41”.

Non mancano i “credo” sul fronte immigrazione e sicurezza come “Il contrasto ai trafficanti di esseri umani e lo stop agli sbarchi clandestini. I 5 stelle puntano sugli aiuti alle imprese e alle famiglie, un tema su cui convergono sostanzialmente tutte le forze politiche, sia pure con diverse declinazioni sull’argomento. E tengono il punto su salario minimo e il no alle trivelle (idea che li accomuna alla sinistra ecologista). Il rilancio contro la precarietà del lavoro sembra essere un denominatore comune.

Su salute e nuove fonti energetiche si concentra uno dei 15 punti del centrodestra che però non direbbe no al nucleare pulito dell’ultima generazione: un passo decisamente forte per la sinistra ecologista, i 5 stelle (contrari anche ai termovalorizzatori), e il Pd. L’inclusione sociale è un altro cavallo di battaglia del centrodestra, mentre il cashback fiscale rappresenta un punto di riferimento per il partito di Conte.

L’agenda Draghi campeggia nel programma di Carlo Calenda e Matteo Renzi, viatico per l’accordo in salsa centrista tra Azione e Italia Viva. Per trovare i punti in comune nei programmi dei due leader non c’è quindi che l’imbarazzo della scelta, in attesa della presentazione ufficiale: dall’atlantismo all’europeismo, al sostegno all’Ucraina. E ancora, il Pnrr con il raggiungimento di tutti i 55 obiettivi. Un Pnrr sul quale invece i partiti del centrodestra chiedono alcune revisioni.

In questo quadro, un capitolo di convergenza tra Calenda e Renzi è quello delle riforme, proprio a cominciare da quelle avviate dal governo uscente , dalla concorrenza alla giustizia (a partire dalla riforma del Csm), dal fisco, con la riforma dell’Irpef ,all’agenda sociale. Attenzione anche per la politica energetica e ambientale, con una forte spinta per le rinnovabili, l’installazione dei rigassificatori che invece vede la contrarietà della sinistra.

(di Giuseppe Tito/ANSA)

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