Europei nuoto: con Paltrinieri e Pilato è ancora un’Italia da sogno

Gregorio Paltinieri all'arrivo dopo aver vinto gli 800 sl
Gregorio Paltinieri all'arrivo dopo aver vinto gli 800 sl. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – “Provate a prenderci”. Potrebbe essere il titolo del film degli azzurri agli Europei di nuoto a Roma parafrasando il più celebre ‘Prova a prendermi’ di Steven Spielberg. Niente Leonardo Di Caprio o Tom Hanks qui come protagonisti, ma Gregorio Paltrinieri da una parte e Benedetta Pilato dall’altra. Sono loro il Re e la Regina di questa terza giornata di gare in vasca in un Foro Italico sold out con settemila presenze e unitosi in un lungo applauso prima delle finali in ricordo di Piero Angela.

L’Italia già dal primo giorno è in fuga nel medagliere e ora, con venti metalli totali di cui 9 ori, ha deciso di premere definitivamente sull’acceleratore. Gli ultimi due, poi, hanno un sapore speciale perché prima Benedetta Pilato piazza l’uno due perfetto. Dopo il titolo Mondiale a Budapest, fa suo anche quello europeo nei 100 rana, trascinando con se sul secondo gradino più alto del podio Lisa Angiolini.

Esattamente come ieri è successo a Nicolò Martinenghi (nella stessa specialità) con Federico Poggio. “Sono contenta per me, ma anche per Lisa che si merita questa medaglia – spiega la 17enne iridata tarantina -. Dedico questo oro a Stefano Nurra scomparso pochi giorni fa: mi manca tantissimo”. Poi tocca alla toscana Angiolini: “Un argento che rappresenta una rivincita per me e che mette alle spalle tante cose non andate per il verso giusto nella mia carriera. Voglio salutare i miei nonni: li amo tantissimo”.

Non è solo la rana, però, a far risuonare l’inno di Mameli nel Parco del Foro Italico, nella penultima batteria di giornata delle finali ci hanno pensato anche Paltrinieri e il baby Galossi a far emozionare ancora di più il pubblico sugli spalti. Il capitano azzurro ha saputo aspettare il momento giusto, partendo con l’accelerazione definitiva ai 500 metri per riprendersi il trono degli 800 stile libero del vecchio continente a sei anni di distanza da Londra 2016.

E da meno non è stato anche il 16enne Lorenzo, tre vasche più in la rispetto a Greg, e capace di rimontare Romanchuck e avvicinare il tedesco Maertens sfiorando anche l’argento. “E’ stata una figata – dice Paltrinieri uscendo dalla vasca – Aspettavo un momento del genere perché questa piscina è bestiale, mi ha dato una carica incredibile. E’ la più bella dove abbia mai gareggiato”.

Una carica che per poco non lo spinge a superare il suo record europeo. Ma a fine gara c’è spazio solo per la soddisfazione e l’abbraccio con Galossi. “Lo vedevo con la coda dell’occhio – continua Greg sul 16enne romano – è stato uno spettacolo”. E se Galossi dopo la finale conquistata ha chiesto di esser portato a Trigoria, ora che è arrivata la medaglia starà già prendendo i contatti con la Roma per l’incontro con Mourinho e Dybala. Sicuramente come dice Greg “questi sono anni d’oro per il nuoto, ci sarà da divertirsi”. Se in più si vince anche in casa allora “è tutto più bello”, parola di Benedetta Pilato.