Il Milan riparte di corsa, serve il poker all’Udinese

Ante Rebic in azione contrastato da Bram Nuytinck nella partita Milan-Udinese.
Ante Rebic in azione contrastato da Bram Nuytinck nella partita Milan-Udinese. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP)

MILANO. – Il Milan riparte di corsa, come se la scorsa stagione non fosse mai finita. I rossoneri, alla prima nella Serie A 2022/23 con lo scudetto sul petto davanti a oltre 70mila tifosi arrivati a San Siro, vanno subito sotto con l’Udinese, ribaltano il risultato, tornano avanti dopo il nuovo pareggio dei friulani e chiudono con un poker in cui c’è la firma di un redivivo Rebic (autore di una doppietta nel definitivo 4-2).

Una prestazione, ancora più che un risultato, che dimostra come gli uomini di Pioli siano ancora tra le squadre da battere, se non i favoriti, in chiave tricolore. D’altronde, la tranquillità mostrata dai rossoneri è quella di chi sa di essere forte, la serenità tipica della grande squadra. Che non si scompone, non sbanda, continua a giocare e ribalta subito la situazione di svantaggio.

Un Milan che sceglie quando accelerare, con fiammate di aggressività pura che mandano in tilt l’Udinese, anche se restano da registrare i momenti in cui le gambe non vanno a mille (tanto che i friulani restano comunque in partita), ma siamo pur sempre soltanto al 13 di agosto. Un poker che, inoltre, ha anche la cabala dalla sua: era infatti dall’agosto 2010 contro il Lecce che il Milan non segnava almeno 4 gol nel match d’esordio stagionale in Serie A.

Pioli riparte dalle sue certezze, con tutti i nuovi che cominciano la stagione dalla panchina. Ma l’avvio è tutto friulano, perché dopo nemmeno 90 secondi su corner di Deulofeu Becao di testa anticipa tutti e sblocca il risultato. La reazione del Milan, però è immediata, destro di Diaz respinto da Silvestri, Calabria non trova il tap-in da due passi per un contrasto di Soppy. Un intervento che, tuttavia, per il Var è falloso: Marinelli va a rivedere l’azione e concede il rigore, che Theo Hernandez trasforma spiazzando il portiere.

E il Milan la ribalta subito, perché neanche tre minuti dopo il pareggio arriva il raddoppio per merito di Rebic, che col piatto batte Silvestri su cross di Calabria chiudendo un’ottima azione imbastita dai rossoneri. Un gol importante per il croato, che torna a segnare a San Siro 482 giorni dopo l’ultima rete al Meazza (contro il Genoa nell’aprile 2021). L’Udinese avrebbe la palla per il nuovo pari, Deulofeu però spreca un contropiede in due contro uno venendo chiuso all’ultimo da Kalulu.

Quando ormai il Milan sembra certo di andare all’intervallo in vantaggio, i friulani colpiscono ancora: cross di Pereyra, dormita di Messias e colpo di testa in tuffo di Masina per il 2-2. La situazione di equilibrio non dura tanto dopo la pausa. Perché, dopo nemmeno un minuto della ripresa, il Milan torna di nuovo avanti grazie a Diaz, che batte Silvestri da due passi approfittando di un pasticcio tra Perez e Masina. L’Udinese reagisce con un destro da fuori di Success fuori non di molto.

Il Milan ci prova con una punizione di Theo Hernandez che sorvola la traversa, poi Leao non trova per poco la deviazione su cross di Messias. Questione di minuti, perché i rossoneri sfruttano al meglio un altro errore dei bianconeri: Pereyra perde una palla velenosa in area su un contrasto con Messias, Diaz serve Rebic che trova la doppietta personale.

Gli uomini di Pioli non si fermano, con Leao che sfiora il pokerissimo. Nel finale arrivano gli esordi di De Ketelaere (che fa intravedere le sue qualità tecniche) e Origi, mentre il Milan controlla il risultato fino al triplice fischio: se chi ben comincia è a metà dell’opera, i rossoneri sono già a buon punto nella lotta tricolore.

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