In Germania la prima tratta ferroviaria 100% a idrogeno

Treno a idrogeno. (ANSA/EPA)

ROMA.  – Nella mobilità ferroviaria del futuro il treno a idrogeno potrebbe diventare la normalità. E per avere un anticipo di ciò che sarà si può andare in Bassa Sassonia, Germania, dove sta prendendo forma la prima tratta 100% a idrogeno.
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Protagonisti di questa rivoluzione 14 treni Coradia iLint costruiti da Alstom che, entro la fine dell’anno, sostituiranno 15 treni diesel sulla tratta tra Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude.

Nell’immediato, secondo quanto riportato dai media locali, a circolare sui 126 chilometri di tratta regionale saranno cinque treni a emissioni zero, che verranno riforniti quotidianamente e h24 dalla stazione di rifornimento d’idrogeno di Bremervörde della Linde. Lo stabilimento contiene 64 serbatoi ad alta pressione da 500 bar, per una capacità totale di 1.800 kg, sei compressori a idrogeno e due pompe del combustibile.

Treni che, spiega Alstom, emettono solo vapore acqueo e condensa con una autonomia di 1.000 chilometri, potendo operare tutto il giorno con un solo serbatoio di idrogeno. Sulla rete tedesca questo treno viaggia a velocità comprese tra 80 e 120 km/h, potendo raggiungere una velocità massima di 140.

Nonostante numerosi progetti di elettrificazione in diversi Paesi, una parte significativa della rete ferroviaria europea non è elettrificata, con un elevato numero di treni diesel in circolazione. Ed è qui, anche in un’ottica di diversificazione energetica, che l’Ue punta nel suo Green Deal sull’idrogeno. In Italia il Pnrr destina alla sperimentazione dell’idrogeno sul trasporto ferroviario 300 milioni di euro e nel futuro di Alstom c’è anche il nostro Paese, con il quale il gruppo francese ha siglato un contratto per la fabbricazione di sei treni a idrogeno da utilizzare in Lombardia, con l’opzione di ulteriori otto veicoli.

Il progetto per la prima ferrovia a idrogeno italiana riguarda i 100 chilometri di linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo, con la consegna delle prime vetture prevista entro il 2023. Ma non sono mancate in questi mesi anche voci contrarie e dubbi su effettivi benefici ambientali e vantaggi in termini di costo tra elettrificazione e idrogeno. Nel suo rapporto Pendolaria 2022 Legambiente ha osservato come non ci sia “alcuna garanzia che venga utilizzato idrogeno prodotto da fonti rinnovabili e il rischio di rappresentare uno spreco di risorse pubbliche è molto alto”.

Ma in Germania sembrano esserci meno dubbi e al contratto siglato da Alstom per il 14 treni in Bassa Sassonia ne è seguito un altro per 27 treni Coradia iLint destinati all’area metropolitana di Francoforte.

(di Marco Assab/ANSA)