Colombia: gruppo ex Farc aderisce a proposta pace di Petro

Disidentes de las Farc. Archivo.

BOGOTÁ.  – Attraverso un video girato sulle montagne del dipartimento di  Nariño, i membri del fronte “Urías Rondón”, dissidenti delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), hanno affermato di essere pronti a concordare un cessate il fuoco bilaterale, per potersi sedere ad un tavolo negoziale e parlare con il governo del presidente Gustavo Petro dei problemi generati dal conflitto armato in Colombia.

“Siamo convinti – ha sostenuto nel video il comandante del fronte,  Oscar García – che il governo voglia una pace totale che permetta di porre fine al conflitto interno al Paese. Di fronte all’appello del governo a cercare una soluzione politica, esprimiamo la nostra piena disponibilità al dialogo”.

Garcia, sostiene il quotidiano El Pais di Cali, ha sottolineato che, in vista dei colloqui, il capo dello Stato deve ordinare che “siano resi noti i nomi degli ufficiali (di esercito e polizia) indagati per legami con gruppi paramilitari”.

</div
Altra condizione posta da questa guerriglia, aggiunge il giornale, è che il governo "deve rispettare i programmi di sostituzione delle colture (di foglie di coca) e garantire ai contadini la commercializzazione dei loro prodotti attraverso il miglioramento delle vie di comunicazione dei villaggi".

Nel suo intervento, comunque, Garcia ha ammesso che "per la prima volta c'è un'opportunità di giungere in Colombia ad una pace totale, opportunità che deve essere colta con la partecipazione di tutti i settori della società civile".

Punto forte della campagna elettorale che lo ha portato alla presidenza, la proposta di “pace totale” ha ottenuto risposte favorevoli da gruppi che agiscono al di fuori della legge, come i narcotrafficanti del Clan del Golfo, l'Esercito di liberazione nazionale (Eln), i paramilitari dell'ex comandante Salvatore Mancuso,  e anche di un settore della dissidenza delle Farc.