Brian Nichols avverte Maduro: “La pazienza degli Stati Uniti non è infinita”

WASHINGTON – La pazienza degli Stati Uniti “non è infinita”. È stata l’avvertenza al presidente della Repubblica, Nicolás Maduro. Se la delegazione del governo no torna al tavolo dei negoziati, dal quale si è alzata circa un anno fa’, la Casa Bianca approverà nuove sanzioni. Minacce per il momento solo verbali che, qualora il dialogo in Messico non dovesse riprendere, potrebbero diventare realtà.
– Se Nicolás Maduro pensa che la nostra pazienza sia infinita – ha affermato categorico Brian Nichols, Sottosegretario del Dipartimento di Stato per l’America Latina, interrogato dalla Commissione per le Relazioni Estere del Senato – sbaglia di grosso. Le tattiche dilatorie con noi sono inutili.
Nichols ha riferito che sono avvenuti incontri informali, a Oslo e a Caracas, e assicurato che qualche progresso è stato fatto. Ha anche detto che gli Stati Uniti considerano che è possibile un ritorno al tavolo dei negoziati delle delegazioni del Governo e dell’Opposizione.
Alle domande del senatore democratico Bob Menendez, presidente della Commissione, che chiedeva a Nichols di essere più preciso, il Sottosegretario del Dipartimento di Stato si è limitato a sostenere che l’amministrazione Biden ha diversi strumenti, che senza dubbio utilizzerà per persuadere il governo del presidente Maduro a riprendere la via del negoziato. Ma non ha offerto informazioni circa la data in cui le due delegazioni torneranno a incontrarsi.
Ha affermato che qualora la delegazione governativa decidesse di riprendere i negoziati, probabilmente ci sarà un ammorbidimento delle sanzioni. Ha assicurato che colloqui con alleati sul processo di pace in Venezuela, sono avvenuti durante l’ultimo viaggio a Messico del Segretario di Stato, Antony Blinken.
Nichols, alla Commissione del Senato, ha commentato che il governo continuerà a lavorare “per garantire che il regime non abbia accesso ai beni congelati”. E ha anche detto che esorterà la Corte penale internazionale (CPI) affinché acceleri le indagini sulle presunte violazioni dei diritti umani in Venezuela. Ha quindi reiterato le critiche al presidente Maduro, che cerca di stringere sempre più alleanze con Russia, Cina e Iran, e assicurato che la Casa Bianca continuerà a riconoscere Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela.
Redazione Caracas