Italiani auto-dipendenti, 663 veicoli ogni 1.000 abitanti

Auto in fila sulla Roma-Napoli, durante l'esodo estivo.
Auto in fila sulla Roma-Napoli, durante l'esodo estivo.NSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Italiani “auto-dipendenti”: il nostro Paese è infatti secondo in Ue per tasso di motorizzazione, con circa 663 veicoli ogni 1.000 abitanti, secondo solo al Lussemburgo (681 veicoli per 1.000 abitanti) e con un valore molto più elevato rispetto agli altri principali Paesi europei (Germania 574, Spagna 513, Francia 482, Regno Unito 473). 

A fotografare la situazione il nuovo Report realizzato nell’ambito dello Studio Strategico “Lo sviluppo della Via italiana alla mobilità connessa”, realizzato da The European House – Ambrosetti con OCTO Telematics e presnetato nel corso dell’Octo Connected Forum 2022  che sottolinea come il nostro Paese sia dipendente dall’automobile, che da sola vale l’80% del traffico totale dei passeggeri.

Un nodo che si rispecchia anche sul fronte della sicurezza e dell’inquinamento. In Italia, infatti  nel 2021 l’incidenza dei morti per gli incidenti  per milione di abitanti è superiore rispetto alla media europea: 48 morti per milione di abitanti. Non solo; -e questo è un problema che riguarda tutta Europa- il settore dei trasporti è l’unico che ha aumentato le proprie emissioni dal 1990 (+24%), mentre le emissioni medie sono diminuite del 26%.

“In prospettiva, un aumento della densità abitativa nei centri urbani pone sfide sempre maggiori per l’ecosistema e gli attori della mobilità (pubblici e privati)”, sottolinea il Rapporto che individua nella mobilità connessa uno strumento importante per abbattere il traffico, l’inquinamento ed accrescere la sicurezza.

Ed è su questi tre assi portanti che si muove l’attività dello Studio Strategico che ha realizzato 14 progetti pilota con enti pubblici locali e aziende private in alcune città italiane, a Firenze, Modena, e aziende di trasporto privato e pubblico, utilities e car maker con Carlo Ratti, Professor of Urban Technologies and Planning Director, MIT SENSEable City Lab che durante l’incontro ha evidenziato il ruolo centrale dei dati per il futuro della mobilità.

“Grazie ai fondi del PNRR l’Italia è oggi in una posizione extremamente favorevole per accelerare un processo di crescita della Smart mobility che contribuisca alla nostra Vision Zero vale a dire il raggiungimento degli obiettivi di zero traffico, zero incidente e zero inquinamento nelle aree urbane e non solo”, dice Nicola Veratelli, Ceo di Octo Group.

“Nell’attuale momento di passaggio di Governo che sta vivendo l’Italia, vogliamo mettere a disposizione dei policy maker uno strumento che possa rappresentare un elemento di discussione e di indirizzo delle azioni che definiranno la mobilità del futuro”, spiega Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo,The European House Ambrosetti.

Lascia un commento