Tasse, risposta del governo: pensiamo a uno sforzo delle grandi fortune

Le ministre Jesús María Montero e Nadia Calviño (Foto cortesia: Pool Moncloa/Borja Puig de la Bellacasa)

MADRID — Chiedere “uno sforzo” a chi è “più in condizioni di farlo”. In altre parole, “un maggior contributo” fiscale “alle grandi ricchezze”, “o alle grandi fortune” esistenti in Spagna. È questa la risposta che “studia” il governo di Madrid, in materia di imposte, agli annunci di diversi governatori del Partito Popolare, che hanno lanciato misure volte a ridurre o sopprimere tasse. A rendere nota l’intenzione del governo è stata la ministra del Tesoro, María Jesús Montero. “Lo abbiamo fatto con le grandi compagnie energetiche, lo abbiamo fatto con le banche, e dobbiamo continuare a esplorare la possibilità anche con le grandi fortune”, ha detto a cronisti parlamentari.

In questi giorni, il clima — ormai di piena pre-campagna — che caratterizza la politica spagnola in vista del ciclo elettorale del 2023 è stato scosso da iniziative popolari in tema fiscale. “Abbiamo dato la nostra parola e ora la rispetteremo: elimineremo l’imposta sul patrimonio”, ha annunciato lunedì il governatore andaluso Juanma Moreno. “Cosa ci guadagniamo? Attraiamo investimenti e aumentiamo il numero di contribuenti”.

Proclami sulla stessa linea sono arrivati anche da altri presidenti regionali del PP: Isabel Díaz Ayuso a Madrid, Alfonso Mañueco in Castiglia e León e, ultimo in ordine di tempo, Fernando López Miras a Murcia. “Abbasseremo l’Irpef regionale del 4,1%”, ha detto.

Il tema è diventato il principale argomento di dibattito politico in questi giorni. E l’esecutivo centrale non ci ha messo molto a rispondere. “In questo momento di difficoltà, il governo sta lavorando per chiedere uno sforzo a coloro che pensiamo siano più nelle condizioni di poterlo fare”, ha affermato la socialista Montero.

Come sottolineano media iberici, quello di aumentare le tasse per i grandi patrimoni del Paese è uno dei cavalli di battaglia di Podemos, che nella coalizione di centro-sinistra al governo rappresenta l’ala più a sinistra, insieme a Izquierda Unida. Ora, però, il discorso sembra esser stato assorbito anche dal più moderato PSOE, in attesa di conoscere maggiori dettagli: una mossa arrivata proprio mentre le due formazioni stanno entrando nel vivo dei negoziati politici per un accordo sulla prossima legge di bilancio.

Quello di voler “proteggere la maggioranza sociale” rispetto agli interessi di “una minoranza potente” è poi, in realtà, un messaggio ricorrente nei discorsi politici più recenti del premier Pedro Sánchez, alle prese con l’altissima inflazione attuale in Spagna e altri Paesi europei. Il passaggio a una strategia politica e dialettica rivolta più direttamente rivolta alle “classi medie e di lavoratori” del Paese è arrivato dopo i due insuccessi del PSOE alle regionali in Castiglia-León e Andalusia.

Redazione Madrid