Sánchez si candida come leader dell’Internazionale Socialista

MADRID — La notizia è arrivata direttamente da New York. “Ho appena annunciato l’intenzione di candidarmi per guidare l’Internazionale Socialista”, ha scritto su Twitter il premier spagnolo, Pedro Sánchez, impegnato in questi giorni all’assemblea generale dell’ONU. Proprio tra pochi mesi, si terrà a Madrid (24-27 novembre) il congresso internazionale dell’organizzazione di partiti social-democratici.

“Più che mai oggi è importante una voce progressista, social-democratica, che dia risposte multilaterali a sfide globali”, ha dichiarato in conferenza stampa il primo ministro spagnolo e leader del Partito Socialista del suo Paese (PSOE). Secondo quanto reso noto dalla formazione, il leader spagnolo punta a “dare il via a un tempo nuovo” a questa organizzazione politica internazionale. 

Sánchez ha fatto questo annuncio in un momento in cui sta scommettendo forte sulla cura delle relazioni internazionali per consolidare la propria posizione politica. In particolare, di recente è emersa una buona sintonia con altri leader europei della sfera social-democratica, come il cancelliere tedesco Olaf Scholz o il primo ministro portoghese Antonio Costa.

“Siamo noi social-democratici che abbiamo sempre scelto di avanzare, di conquistare nuovi diritti e libertà, e continueremo a farlo. Insieme e con rinnovata forza”, ha scritto nel tweet con cui ha annunciato la propria candidatura per l’Internazionale Socialista. 

Alcune sue prese di posizione in sede europea, ad esempio in materia energetica, gli hanno fruttato successi politici, come l’autorizzazione da parte di Bruxelles del cosiddetto ‘meccanismo iberico’, che ha permesso di fissare un tetto al prezzo del gas. Sánchez spesso li cita come punti di forza per mettersi a confronto rispetto all’opposizione al suo governo, rappresentata da partiti di centro-destra e di destra.

L’Internazionale Socialista è integrata da 132 membri, tra cui l’italiano PSI.

Redazione Madrid