Oltre 300 mila posti in otto mesi, ma calo in estate

Operai al lavoro in un industria metalmeccanica.

ROMA.  –    Nei primi otto mesi del 2022 nel settore privato in Italia si sono registrati al netto dei fattori stagionali circa 300 mila posti di lavoro in più. Ma l’accelerazione si è concentrata nei primi sei mesi dell’anno, mentre a luglio e agosto si è avuto un rallentamento della crescita.

La fotografia è quella scattata nella nota “Il mercato del lavoro: dati e analisi” redatta congiuntamente dal Ministero del Lavoro, dalla Banca d’Italia e dall’Anpal. Nel primo semestre del 2022 – si legge – le attivazioni nette di contratti di lavoro sono state 269 mila (3,501  milioni di attivazioni lorde meno 3,232 milioni di cessazioni), mentre a luglio e agosto  i nuovi posti di lavoro sono stati rispettivamente 10 mila e 23 mila.

Nell’intero 2021 le attivazioni nette erano state 605 mila. Nei mesi estivi considerati sono stati – scrive Bankitalia – “meno della metà di quelli registrati nel bimestre maggio-giugno”.

Nei mesi estivi  “la domanda di lavoro si è indebolita nei comparti industriali a maggiore intensità energetica e si è quasi arrestata nelle costruzioni”. Le attivazioni nette nell’edilizia sono state 52 mila nei primi sei mesi del 2022 e poi appena 2 mila a luglio e 4 mila ad agosto. “Dopo la forte espansione dei mesi primaverili – prosegue la nota – anche commercio e turismo hanno mostrato segnali di rallentamento”.

Nel commercio dopo il saldo positivo di 24 mila posti di lavoro nei primi sei mesi si sono persi mille posti a luglio e si è registrato un aumento di 3 mila unità ad agosto.

Guardando alla tipologia di contratto a luglio e agosto sono diminuiti i posti di lavoro a termine (-18 mila a luglio, -5 mila ad agosto), mentre è proseguito l’aumento di quelli a tempo indeterminato (+34 mila e +33 mila rispettivamente nei due mesi), sostenuti anche dal numero di trasformazioni di posizioni temporanee in permanenti. Nei primi sei mesi il saldo per il tempo indeterminato è stato positivo per 211 mila contratti.

La crescita complessiva si è concentrata esclusivamente nel Centro Nord mentre si è interrotta nel Mezzogiorno, esaurita la spinta del comparto edile e del turismo. Nel complesso il Sud e le Isole hanno registrato un saldo positivo di 91 mila posti tra gennaio e giugno e poi un calo di 2 mila a luglio e  un aumento di mille ad agosto.

Nei primi sette mesi del 2022 le uscite dalla disoccupazione sono lievemente aumentate tra le donne mentre sono diminuite tra gli uomini, presumibilmente anche a causa della flessione della domanda di lavoro nelle costruzioni, settore tipicamente a prevalenza maschile.

(di Alessia Tagliacozzo/ANSA).

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