In perdita di peso vince chi non si ferma a primo fallimento

ROMA, 28 SET – Il temuto ‘effetto yo-yo’, ovvero riprendere chili non appena la dieta è finita, è un problema frequente e spesso accompagnato da un senso di delusione e fallimento. Ma uno studio pubblicato sulla rivista Obesity incoraggia chi si trova in questa situazione e indica che non smettere di tentare è la chiave del successo: le regressioni rispetto al risultato atteso sono esperienze che vanno vissute come un ‘passaggio necessario’ a ottenere una perdita di peso più stabile e un miglioramento della salute generale.

Lo studio ha coinvolto 9.348 pazienti della Wharton Medical Clinic, una clinica per la perdita di peso a Burlington, in Ontario. La storia del dimagrimento di ogni partecipante è stata raccolta attraverso un questionario e le loro variazioni di peso sono state valutate nel corso del periodo di ricerca. La maggior parte dei pazienti ha riferito di essere diventata sovrappeso prima dei 40 anni e di aver perso oltre 4 chili almeno una volta nella vita. Lo studio ha mostrato che il raggiungimento del successo a lungo termine tende a richiedere più tentativi utilizzando approcci diversi. E in ogni fase, ci si può aspettare la ricaduta e il recupero di chili, ma questo va vissuto come una componente necessaria al risultato finale.

“I nostri risultati suggeriscono che ripetuti periodi di perdita e recupero di peso non dovrebbero essere visti come fallimenti, ma come una pratica che serve ad accumulare esperienza”, afferma Jennifer Kuk, professoressa alla School of Kinesiology and Health Science della York University, autrice principale. “I precedenti tentativi falliti non hanno messo i pazienti in una posizione di svantaggio rispetto al successo” – afferma il coautore Sean Wharton, direttore della Wharton Medical Clinic della York University – “è probabile che un approccio appropriato, con interventi di comprovata efficacia come farmaci o interventi psicologici, alla fine sarà efficace”. (ANSA).

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