Il tasso d’inflazione scende al 9% a settembre

Cresce l'inflazione
Cresce l'inflazione a gennaio

MADRID — Arriva un segnale di respiro dal fronte dei prezzi in Spagna: a settembre, secondo un dato flash dell’Istituto Nazionale di Statistica (Ine), il tasso d’inflazione è stato del 9%, in calo rispetto al 10,5% registrato ad agosto. Una tendenza causata, in particolare, dalla riduzione dei costi di elettricità, carburanti e trasporti. “Questa riduzione dei prezzi è una bella notizia”, ha commentato la vicepremier e ministra dell’Economia Nadia Calviño.

L’Ine spiega che questa evoluzione nettamente al ribasso del tasso d’inflazione si spiega, in parte, con il fatto che la tendenza del costo dell’elettricità è stata proprio inversa rispetto a quella di settembre 2021, quando invece erano arrivati segnali di escalation dei valori del mercato energetico. Anche i carburanti, al contrario di un anno fa, adesso stanno scendendo di prezzo.

E un po’ di solllievo arriva pure dal settore dei trasporti: in attesa di dati definitivi, è difficile non pensare alle misure introdotte in questo campo dal governo, come gli abbonamenti dei treni locali e regionali gratis introdotti a inizio mese.

“Abbiamo visto che i prezzi sono scesi a luglio e sono tornati a scendere ulteriormente a settembre: è una tendenza verso la moderazione iniziata in estate”, ha commentato Calviño su Antena 3. “È una buona notizia anche il calo dell’inflazione sottostante (cioè il tasso calcolato senza tenere in conto i prodotti più volatili, come energia e prodotti alimentari non elaborati), che non smetteva di crescere negli ultimi mesi” (e che ora è scesa di 2 decimi fino al 6,2%), ha aggiunto la vicepremier.

Calviño ha ribadito la previsione del governo di un miglioramento della situazione nei prossimi mesi. “Se questa tendenza si conferma, torneremo a livelli d’inflazione più normali l’anno prossimo: è il pronostico della Banca centrale europea e della Banca di Spagna”, ha affermato. Segnali positivi confermati anche, secondo media iberici, proprio da Álvaro Hernández de Cos, governatore della Banca di Spagna.

Nel frattempo, il governo ha annunciato un nuovo piano fiscale che prevede sconti sulle tasse per redditi medio-bassi e maggiore pressione tributaria sulle “grandi fortune” di pluri-milionari.

Redazione Madrid