Madrid, meno tasse per i redditi fino ai 21.000 euro

La vicesegretaria generale del Psoe, María Jesús Montero

MADRID — Più sostegno ai famiglie e aziende in difficoltà, più tasse a grandi fortune e capitali. È questa la formula presentata da Madrid per cercare di attutire ulteriormente gli effetti dell’elevata inflazione. La proposta, frutto di un accordo tra Partito Socialista e Unidas Podemos, i due partiti di governo, è stata presentata come pacchetto fiscale da introdurre nel 2023: Irpef, imposta sulle società e tributi su patrimonio e capitali sono gli aspetti contemplati. In tutto, il governo punta a ricavare 3,1 miliardi di euro in due anni.

In conferenza stampa, la ministra del Tesoro María Jesus Montero ha spiegato che, in primo luogo, si punta ad introdurre agevolazioni che consentiranno di tributare meno Irpef aai redditi fino ai 21.000 euro annui (una cifra corrispondente al salario medio in Spagna): in questo modo, ha aggiunto, si considera che “il 50% dei lavoratori” dipendenti sarà sottoposto a una pressione fiscale inferiore.

Altresì, è stato spostato da 14.000 euro a 15.000 il limite minimo di entrate annue a partire dal quale è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi. Previste anche misure per ridurre l’Irpef a circa 1,5 milioni di lavoratori autonomi.

Facendo degli esempi precisi, il ministero del Tesoro spiega che un lavoratore sposato con due figli e uno stipendio di 19.000 euro all’anno risparmierebbe 331 euro annui. Un pensionato con prestazione complessiva di 16.500 euro pagherebbe 689 euro in meno all’anno di tasse.

In termini di imposte societarie, il governo prevede di ritoccare al ribasso quanto devono pagare le piccole imprese con problemi di liquidità e stabilità, al rialzo le tasse di grossi gruppi con varie filiali (circa il 0,2% delle società contribuenti, secondo dati del governo).

Il terzo aspetto indicato oggi riguarda la promessa del governo di introdurre un’imposta straordinaria su “grandi ricchezze”: secondo quanto ha detto Montero, si tratterà di un tributo temporaneo, valido per il 2023 e il 2024, che permetterà di ricavare 1,5 miliardi di euro tassando i redditi netti a partire dai 3 milioni di euro. La tassa, ha aggiunto Montero, interesserà circa 23.000 contribuenti nel Paese, ovvero lo 0,1% della popolazione.

Su questo aspetto, va tenuto in conto un aspetto importate: la tassa statale sarà applicabile solo dove non ne esiste una simile di carattere regionale. In buona sostanza, potrebbe agire laddove, come nella regione di Madrid, i governi locali hanno soppresso tale tipo di tributo.

Inoltre, è previsto un ritocco al rialto anche delle tasse sui cosiddetti “redditi di capitale”.

L’annuncio del pacchetto, una proposta formulata nel quadro di un più ampio negoziato (non ancora concluso) tra PSOE e Unidas Podemos sulla prossima legge di bilancio, arriva in un momento in cui anche varie regioni hanno annunciato nuove misure fiscali: provvedimenti che cambiano a seconda del colore politico delle amministrazioni in carica.

“La nostra non è una riduzione generalizzata delle tasse”, ha detto la ministra Montero, “bensì un aiuto per i più vulnerabili”. “Gli spagnoli devono sapere che le loro tasse non verranno abbassate nel 2022”, è stata invece la critica del leader dell’opposizione, Alberto Núñez Feijóo. “È una riduzione di tasse deludente ed esigua”, ha aggiunto.

Redazione Madrid

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