Catalogna, Junts chiama gli iscritti per decidere se restare nel governo

MADRID — Saranno gli iscritti di Junts per Catalunya a decidere se il partito deve rimanere o meno nel governo regionale. È quanto annunciato, al termine di una riunione andata avanti tutto il giorno, dai due massimi dirigenti della formazione indipendentista: la presidente Laura Borràs e il segretario generale Jordi Turull. Oggetto del lungo vertice è stata la crisi con gli alleati di Esquerra Republicana (Erc) emersa chiaramente negli ultimi giorni: una situazione che — soprattutto per le divergenze su come rapportarsi con lo Stato spagnolo — ha portato la coalizione formatasi nel 2021 a un passo dallo strappo.

Le cose sono precipitate particolarmente ieri: il segnale più chiaro è arrivato quanto il presidente regionale Pere Aragonès, esponente di Erc, ha fatto sapere di aver cancellato l’agenda di impegni in programma per la giornata. Nelle ore successive, si sono susseguite frenetiche riunioni con diverse parti implicate. La tensione ha continuato ad aleggiare fino alla tarda serata, momento in cui Aragonès si è presentato in conferenza stampa per annunciare una decisione: l’estromissione dal governo del suo vice Jordi Puignerò, massimo esponente di Junts nel governo.

Il leader catalano ha giustificato la mossa affermando di aver “perso fiducia” nel suo numero 2, additato come responsabile di non averlo informato per tempo su un passo compiuto il giorno prima da Junts: la richiesta rivolta al presidente di sottoporsi nel Parlamento regionale a un voto di fiducia. Mentre i partner di coalizione hanno sostenuto che si trattasse di un atto dovuto per garantire il compimento del patto politico vigente tra Junts e Erc, il presidente ha invece interpretato il gesto come uno strappo.

Da Junts sono arrivate reazioni indignate all’estromissione di Puigneró. “Ci sentiamo abbastanza espulsi dal governo”, ha detto stamattina Turull alla radio Rac1. Poco dopo, è iniziata la lunga riunione del partito.

Passate le ore 20, presidente e segretario generale si sono presentati in sala stampa con il risultato delle delibere discusse internamente. In buona sostanza, la decisione presa è quella di non forzare ora una rottura della coalizione di governo, dando spazio a un tentativo di negoziato con Aragonès mentre si organizza una consultazione dei militanti, prevista per i prossimi 6 e 7 ottobre.

Turull ha spiegato che si proverà a dialogare con Erc fino a domenica. Dopo di che, in base ai risultati di questi negoziati, lunedì la direzione di Junts deciderà che quesito sottoporre agli iscritti e quale posizione assumere in merito. “L’ultima parola sarà comunque loro”, ha assicurato.

Da parte, sua, segnala La Vanguardia, Aragonès ribadisce a Junts la richiesta di “chiarezza” sulle intenzioni dei suoi partner di governo già avanzata nei giorni scorsi.

Redazione Madrid

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