Sondaggio, il PP aumenta il proprio vantaggio sul PSOE

Feijóo saluta Sánchez el Senato

MADRID — Lo slancio del Partito Popolare non si ferma, mentre i socialisti del premier Pedro Sánchez rimangono bloccati e Vox cala. Con il risultato di un Congresso presumibilmente troppo frammentato per poter garantire governabilità. Sono questi i principali aspetti messi in luce dall’ultimo sondaggio elettorale mensile della società 40dB, pubblicati da El País e Cadena Ser. Una situazione simile a quella fotografata un mese fa, ma con il PP in grado di guadagnare tre ulteriori seggi (da 121 a 124) e il PSOE giù di uno (da 104 a 103).

A differenza dell’ultimo ‘barometro’ del Centro per le Ricerche Sociologiche (Cis), che dava i socialisti di nuovo sopra i popolari dopo l’inversione di posizioni dell’estate (con un vantaggio di 0,7 punti), 40 db offre un’altra lettura delle tendenze di voto: il PP, secondo il sondaggio pubblicato oggi, sarebbe infatti 3,1 punti sopra il PSOE, una differenza che si traduce in 21 seggi di distanza.

Il centro-destra sarebbe ancora in grado, in conclusione, di sfruttare lo slancio acquisito nelle previsioni dopo che l’attuale presidente popolare Alberto Feijóo è stato designato al vertice della formazione, lo scorso aprile: rispetto alle ultime generali di fine 2019, guadagnerebbe 35 seggi.

Mentre Sánchez e i suoi, d’altro canto, parrebbero al momento non in grado di capitalizzare il tentativo di fare breccia nell’elettorato progressista con la linea in favore delle “classi medie e di lavoratori” su cui stanno spingendo particolarmente dall’estate. Con il rischio di perdere 17 dei 120 seggi che diedero loro la vittoria quasi tre anni fa.

Tuttavia, il PP resta comunque lontano dalla possibilità di ottenere una maggioranza sufficiente per governare (la soglia dell’assoluta è fissata a 176). Un traguardo che, per il momento, sarebbe irraggiungibile anche in caso di un’alleanza con l’estrema destra di Vox, che potrebbe perdere 8 dei 52 seggi conquistati. Una tendenza di decrescita, quest’ultima, già sottolineata da alcune settimane, mentre si registrano alcune possibili crepe per quanto riguarda l’unità della formazione, ad esempio con notizie come l’uscita dal partito di Macarena Olona.

Un possibile scenario di ingovernabilità potrebbe prendere piede, in particolare, se si confermasse il crollo dei liberali di Ciudadanos, che potrebbero riuscire a ottenere solo un seggio, se non nessuno, mentre nel Congresso attuale ne detengono 10. E rimangono tutte da esplorare, per il momento, eventuali opzioni di accordi post-elettorali tra il PP e formazioni regionaliste con potenziale capacità di ottenere rappresentanza parlamentare.

Per quanto riguarda i partiti alla sinistra del PSOE, al momento la situazione non si discosta molto da quanto rilevato un mese fa: Unidas Podemos, attualmente al governo con i socialisti, potrebbe ottenere 33 seggi (due in meno rispetto al 2019), mentre Más País conserverebbe i tre strappati alle ultime generali. Passerebbero invece da 41 a 42, secondo 40db, gli scranni assegnati ad altre formazioni.

Redazione Madrid

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