Tempi di crisi, tempi difficili. Le ristrettezze economiche hanno obbligato le autorità a provvedimenti severi. In primis, l’intervento radicale sul controllo dei cambi, con l’eliminazione dello schema precedente. Di fatto, si è decretata la svalutazione del bolívar pari ad oltre il 70 per cento del suo valore. Scelta scontata ma, non per questo, meno discutibile e polemica
Categoria: Editoriale
Un triste natale
Non sarà questo un bel Natale. Non lo sarà, almeno, per i nostri connazionali che non potranno usufruire nuovamente delle “Polizze-Rescarven”. La notizia, resa nota in questi giorni dal Consolato Generale d’Italia, è arrivata come una doccia fredda. Si legge nel comunicato affidato alle pagine del nostro Giornale che il contratto stipulato tra il Consolato Generale d’Italia e la compagnia Rescarven , “per la copertura di 800 connazionali scade il 31.12.2010
Solidarietà
Il 7 aprile del 2009, all’indomani del terribile terremoto che distrusse il centro storico dell’Aquila ed i suoi magnifici borghi, chiamammo all’appello la nostra Collettività. E tutti risposero, senza eccezione. Risposero le nostre istituzioni e fecero altrettanto tutti i nostri connazionali. Fu una corsa alla solidarietà. Allora, la generosità degli italiani del Venezuela – di tutti gli italiani e non solo di quelli di origine abruzzese – si materializzò in una cospicua somma di denaro
Gli immigrati
L’immigrazione è fonte di ricchezza. Nulla di nuovo. Nessuna scoperta trascedentale, almeno per noi che viviamo l’Italia fuori d’Italia. D’altronde, è sufficiente uno sguardo alla nostra realtà. Non vi pare? Gli italiani all’estero non solo hanno contribuito con le loro rimesse al miracolo economico degli anni ’60…
Il futuro dei Fedeciv
Tante le critiche. Gli argomenti, poi, sono sempre gli stessi. Anche a Merida. Li citiamo: i nostri “giochi Fedeciv” sono diventati ormai un “mostro” difficile da gestire ed ancor più da programmare, eppoi rappresentano una spesa difficilmente giustificabile in un contesto economico di crisi come quello che viviamo oggi…
El 26/S
¿El 26/s nació otra Venezuela? ¿Al día siguiente del proceso electoral, despertamos en un país distinto? No creemos. No somos de los que comulgan con esta tesis. Al contrario, somos de los que están convencidos de que el país que se expresó a través del voto siempre ha existido. Decimos, Venezuela nunca ha dejado de ser políticamente plural.
L’ultimo treno
Non è un segreto. Non lo era ieri e non lo è oggi. Ma sì un argomento che molti avrebbero preferito non dover affrontare – almeno non in questo periodo estivo – o addirittura continuare ad ignorare convinti, chissà, che il problema scompare se non se ne parla. Ergo, se si ignora… Invece, tutt’altra è la realtà.
Esproprio a Ciudad Ojeda
Sapevamo tutti che prima o poi poteva accadere. Perchè no? I fatti hanno palesemente smentito chi si era fatto l’illusione che, per essere associazioni senza fini di lucro sarebbero state al sicuro. Oasi, in un paese convulso. Ed invece… Come è accaduto ad aziende e fattorie, anche le nostre Case d’Italia, anche le nostre associazioni possono essere oggetto di invasioni abusive, di occupazioni illecite o di espropri.
Il diritto ad una stampa libera
Domani la “Voce” non sarà in edicola. La Redazione, come quella della stragrande maggioranza dei quotidiani italiani, aderirà alla “Giornata del Silenzio dell’Infomazione” indetta dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana; giornata di protesta contro l’intenzione del governo di approvare il disegno di legge sulle intercettazioni.
Il falò di Miccichè
Era il classico segreto di Pulcinella. Se ne aveva la certezza, ma non le prove. E così del voto “inquinato”, dei brogli elettorali, delle schede truccate o di quelle mai arrivate a destinazione se ne parlava un po’ ovunque: nei tavolinetti dei bar di Sabana Grande, frequentati da connazionali, e in quelli dei nostri centri sociali; durante riunioni conviviali o semplicemente in strada.
L’Aquila, un anno dopo
L’Aquila: la vita si è fermata alle 3:32 del sei aprile di un anno fa. Quel mattino, quando la terra ha tremato mietendo vite e distruggendo famiglie, all’Aquila nessuno rideva. Lo abbiamo già detto ma “repetita iuvant”. Una manciata di secondi, tanto è bastato per trasformare il capoluogo abruzzese in una città fantasma
Una resolución indignante e injusta
Ya no se llamará “Plaza Italia”. Ese espacio de La Victoria, que en el pasado fue dedicado a quienes, llegados de Italia, habían echado nuevas raíces en tierra aragüeña, perdió su vieja identidad.
Una resolución indignante e injusta
Ya no se llamará “Plaza Italia”. Ese espacio de La Victoria, que en el pasado fue dedicado a quienes, llegados de Italia, habían echado nuevas raíces en tierra aragüeña, perdió su vieja identidad.
L’errore di Fini ed il silenzio dei nostri eletti
D’accordo. Nonostante l’abisso ideologico che ci separa, non possiamo che condividere. Il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha ragione. E dimostra di avere…
59 anni
59 anni. Non sono pochi. Rappresentano uno squarcio di storia contemporanea vissuta accanto alla nostra Collettivita, raccontandola. Non sono un traguardo ma un nuovo punto di partenza
Una Collettività unita e solidale
Sono 600 mila bolívares, circa 200 mila euro. Non è […]
Un silenzio assordante
Contrattisti, petrolio ed espropriazioni. Si chiude un capitolo della nostra […]
Un silenzio assordante
Contrattisti, petrolio ed espropriazioni. Si chiude un capitolo della nostra storia economica contemporanea; un capitolo che i pionieri cominciarono a scrivere nel secolo scorso. A cavallo degli anni ‘50 e ‘70, ad essere precisi…
Contro il fenomeno dei sequestri
Ignorarlo non ha senso. Ormai è parte della nostra quotidianità. E non è certo utile negarne l’esistenza, sottovalutarne le implicazioni o nasconderne le statistiche. Il fenomeno dei sequestri è una realtà con la quale, lo vogliamo o no, dobbiamo confrontarci tutti i giorni. E’ un fenomeno che vuoi per ingenuità delle vittime, vuoi per carenza di mezzi, uomini e strategie per combatterlo, vuoi per mancanza di un testo legale al quale fare riferimento, è andato via via sempre più acquistando forza e rilevanza.
Apartheid e fuga di cervelli
Prima le impronte digitali ai bimbi “rom”; poi, i medici-delatori […]
Nessuna coccarda
Il terremoto, oggi, mette a dura prova una regione, l’Abruzzo, che già in passato ed in circostanze molto simili ha dimostrato di avere il coraggio, la caparbietà e la forza per reagire. Ma mette a prova anche la maturità di noi italiani all’estero, i nostri sentimenti di solidarietà, la nostra capacità di archiviare rivalità e velleità personali per unire sforzi ed energie da orientare verso un unico obiettivo: contribuire, nel nostro piccolo, alla ricostruzione delle zone terremotate.
Uniti nella solidarietà
Non si placa. La terra, in Abruzzo, continua a tremare. […]
L’Abruzzo non piega la testa
Diversi. Oggi, trascorsa la settimana di Pasqua, ci si […]
… ed ora tocca a noi
“E’ un panorama spettrale quello che avvolge L’Aquila questa mattina. […]
Sequestri: fondamentale il contributo della Collettività
La “Voce” analizza assieme al vice Questore aggiunto Carlo Mazza, responsabile dell’Ufficio antidroga della nostra Ambasciata, il fenomeno dei sequestri che oggi, come in Italia negli anni ‘70 e ‘80, colpisce il Venezuela con particolare violenza
Un patrimonio all’estero non “tribù indiane”
Rabbia, smarrimento e sconforto. Sono ormai parte del passato. Ad essi, come si desume dall’inchiesta che proponiamo all’attenzione dei nostri Lettori in queste pagine, è subentrata una sensazione di frustrazione e tanta preoccupazione
Una cita con la democracia
Otra vez. Los venezolanos, todos nosotros, hemos sido llamados a expresarnos. Decimos, a decidir. Mas, nuestro voto, en esta oportunidad, no será para escoger a un Presidente, a un diputado, a un gobernador, a un alcalde o a un concejal. Nuestra responsabilidad será aún mayor. Hemos sido llamados a decidir sobre si queremos cambiar o no nuestra Constitución.
Ieri eravamo noi gli immigrati
Si ha poca memoria, quando non si vuole ricordare. Ci si dimentica del passato, quando questo risulta incomodo. Si nega la storia, quando essa è inconciliabile con i nostri propositi. Oggi, l’Italia non ricorda. Anzi, è una parte del suo mondo politico, quello che la governa, che non vuole far memoria per soddisfare il desiderio xenofobo di uno dei suoi alleati: la Lega Nord.
Xenofobia, un mostro che si risveglia
Xenofobia, razzismo, insofferenza. Si aveva la certezza che le tragiche esperienze vissute nel secolo scorso avessero lasciato una profonda cicatrice nella coscienza umana. Una traccia capace di insegnare il cammino verso la tolleranza e la convivenza. Invece…
Una vita per il Giornalismo
Il nostro Direttore, Gaetano Bafile, non è più tra noi Se n’è andato in silenzio, con la stessa semplicità e umiltà con cui ha vissuto; con la stessa modestia e coraggio con cui per oltre mezzo secolo ha raccontato le vicende dell’emigrazione italiana in Venezuela – la nostra emigrazione – sempre pronto a spezzare lance in difesa dei diritti dei più deboli.
L’orgoglio di un’amicizia
“Declárase Huésped de Honor de la Ciudad Autónoma de Buenos […]
E l’assegno sociale?
Un insulto alla dignità dei nostri pionieri? No. A differenza […]
Una tragica realtà
Ancora un sequestro. Dopo quello del connazionale Giuseppe Mainfoli, avvenuto […]
Una denuncia che amareggia
Paura. E come non averla? Paura di accompagnare i propri […]
Grazie comunque
La campagna elettorale è ormai conclusa e dobbiamo guardare avanti. Nuovi […]
Schede, consegna troppo lenta
Voto degli italiani all’estero; elezione dei nostri rappresentanti al Parlamento […]
L’Italia e l’America Latina
Casuale, fortuito? No. Espressioni dettate dalla circostanza, dallo scenario di […]
Una proposta indecente
Stupore, sorpresa? No, forse, indignazione! Prima o poi doveva accadere. […]
Una proposta indecente
Stupore, sorpresa? No, forse, indignazione! Prima o poi doveva accadere. […]
Una proposta indecente
Stupore, sorpresa? No, forse, indignazione! Prima o poi doveva accadere. […]
Una proposta indecente
Stupore, sorpresa? No, forse, indignazione! Prima o poi doveva accadere. […]
Brogli elettorali
Proprio non ci stanno. E lo dimostrano giorno dopo giorno. La sconfitta elettorale brucia ancora. Forse più di prima. E visto che la “spallata” resta una chimera e che il Partito Democratico rappresenta una realtà destinata a rafforzare il Governo-Prodi, ecco che c’è chi grida di nuovo ai “brogli elettorali all’estero”.
Un incontro allargato
Sostenere oggi che le Collettività di emigranti, e quindi anche la nostra, sono o dovrebbero essere apolitiche,…..
Un incontro allargato
Sostenere oggi che le Collettività di emigranti, e quindi anche la nostra, sono o dovrebbero essere apolitiche, rappresenta a nostro avviso un grosso errore di valutazione
L’Italia riscopre il Sudamerica
L’Italia è più vicina. La svolta in politica estera, disegnata […]