Percentuali che, secondo la Laiga, pongono l’Italia quasi ai livelli dei paesi in cui l’aborto è vietato, ovvero Irlanda e Polonia, e ben lontana da paesi come la Francia dove l’obiezione di coscienza è al 7%, il Regno Unito dove è al 10% o i paesi scandinavi dove l’obiezione di coscienza non si registra del tutto