Ciampi: «Ricordi ragionati al posto di rancori esasperati»

Roma.- «Ho accolto con soddisfazione la decisione con cui il Parlamento Italiano ha istituito la Giornata Nazionale del Ricordo. Essa consente di commemorare con continuita’ una grande tragedia della Seconda Guerra Mondiale». Lo afferma in una nota il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
«Il mio pensiero – prosegue il Capo dello Stato – è rivolto con commozione a coloro che perirono in condizioni atroci nelle Foibe, nell’autunno del 1943 e nella primavera del 1945; alle sofferenze di quanti si videro costretti ad abbandonare per sempre le loro case in Istria e in Dalmazia. Questi drammatici avvenimenti – afferma ancora Ciampi – formano parte integrante della nostra vicenza nazionale; devono essere radicati nella nostra memoria; ricordati e spiegati alle nuove generazioni. Tanta efferatezza fu la tragica conseguenza delle ideologie nazionalistiche e razziste propagate dai regimi dittatoriali responsabili del secondo conflitto mondiale e dei drammi che ne seguirono. Tutti i popoli europei ne hanno pagato il prezzo. – sottolinea ancora il Presidente della Repubblica -. Da allora sono trascorsi sessant’anni e si sono avvicendate tre generazioni. E’ giunto il momento che i ricordi ragionati prendano il posto dei rancori esasperati».
Per Ciampi, «i principi di dignita’ della persona, di rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e dei diritti delle minoranze sono il fondamento dell’Unione Europea. L’integrazione realizzata fra i nostri Paesi permette a tutti gli europei di condividere un unico spazio di democrazia e di liberta’. In questa nuova realta’ unitaria contrassegnata dall’abolizione fisica delle frontiere, italiani, sloveni e croati – afferma ancora Ciampi – possono guardare con fiducia ad un comune futuro, possono costruirlo insieme: consolidando innanzitutto una convivenza in cui la diversita’ e’ il fattore di arricchimento reciproco, in cui le radici e le tradizioni di ognuno vengono rispettate nella loro pari dignita’».
Ciampi auspica, «in questo spirito, che la Giornata del 10 febbraio, ispirata a sentimenti di riconciliazione e di dialogo, lasci un’impronta nella coscienza di tutti noi: italiani, europei, cittadini di un mondo che solo una rinnovata unita’ di ideali e di intenti democratici potra’ rendere veramente migliore».
«Non possiamo e non vogliamo dimenticare», ha aggiunto in una nota separata il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
«Solo il ricordo di ciò che copre di vergogna l’essere umano può impedire di ripercorrere la stessa strada dell’odio e di generare i medesimi mostri», ha sottolineato, definendo le foibe «una storia poco raccontata, poco conosciuta».
– In Italia è arrivato finalmente l’ora di capire la storia senza strumentalizzazioni politiche. È giunto il momento che la storia e la politica vivano vite separate, senza che la politica faccia della storia uno strumento di lotta o motivo di scontro – È questo il commento del Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, alla vigila del «Giorno del Ricordo».
Oggi gli esuli di tutto il mondo si incontreranno a Trieste in occasione del convegno organizzato e voluto fortemente dal Ministro Tremaglia in collaborazione con le principali Associazioni che raccolgono e rappresentano nel mondo gli Esuli istriani, fiumani e dalmati.
È soddisfatto il Ministro Tremaglia, per il quale «l’appuntamento è l’occasione storica per compiere un passo in avanti verso quella pacificazione nazionale che gli italiani aspettano da decenni».