Il Pane

Gia i nostri antenati primitivi impastavano la polvere di ghiande schiacciate con acqua e cuocevano l’impasto su lastre roventi, questo antenato del nostro pane risultava così una specie di focaccia piuttosto dura; diversi anni dopo si sostituì la farina di ghiande con la farina che si otteneva dai cereali macinati.
Solo gli egizi scoprirono per caso la lievitazione lasciando il composto all’aria e cuocendolo il giorno dopo, il composto cotto risultava più morbido.
Sono i greci antichi che al primitivo composto di farina e acqua iniziano ad aggiungere altri prodotti come il latte, le spezie, ecc. e furono proprio i greci ad istituire i primi forni pubblici e le prime regole per la panificazione.
Nel periodo dell’antica Roma il pane diventa il cibo di tutti, addirittura per legge viene stabilito che il prezzo della farina di frumento da vendere alla popolazione per fare il pane fosse più basso del prezzo di mercato.
Con la caduta dell’impero romano la cultura del pane e panifici viene dispersa.
Nel periodo feudale il pane di farina di frumento era esclusiva dei signori, la popolazione in questi periodi di crisi non si potevano permettere di utilizzare il frumento riscoprendo così altri cereali come l’orzo, il farro, la segale, ecc.
E’ durante il Rinascimento con l’introduzione del lievito di birra e delle farine di alta qualità che il pane inizia a vivere un periodo di crescita fino ad arrivare ad oggi con il ritorno a farine di cereali considerati da sempre poveri ma che oggi diventano prodotti di alta qualità.