Dubbi su Chávez

BRASILIA- Il segretario di Stato americano Condoleeza Rice é giunta ieri a Brasilia, dove ha incontrato le massime autoritá brasiliane per discutere i numerosi punti di discordia tra la diplomazia statunitense e quella brasiliana. Rice é arrivata ieri alle 4 di mattina ora locale (ore 9 italiane) a Brasilia, prima tappa della sua visita sudamericana, che comprenderá Santiago e Bogotá. Per la visita, il governo ha predisposto misure di sicurezza normalmente adottate per i capi di stato. Con Lula, Rice ha discusso invece una serie di temi spinosi. Il presidente Bush non nasconde la sua simpatia per Lula (al contrario di quanto avviene con il Presidente venezuelano Hugo Chávez), ma é chiaro che da quando si é insediato il Governo di sinistra in Brasile, i punti di attrito tra i due Paesi sono aumentati (anche se in alcuni settori, come la cooperazione bilaterale e l’energia atomica, i rapporti sono migliorati). Tra i punti di discussione all’ordine del giorno, ci sono stati i negoziati dell’Alca, dai quali il Governo brasiliano si è ufficialmente ritirato la settimana scorsa; la candidatura brasiliana ad un seggio permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu; la latitanza degli Usa nel programma di ricostruzione di Haiti, guidato dal Brasile; l’appoggio dichiarato di Lula a Hugo Chávez, e la vendita di materiale militare al Venezuela; l’elezione del presidente dell’Organizzazione degli Stati americani, nella quale il Brasile appoggia il cileno Jose Miguel Insulza e gli americani il messicano Luiz Ernesto Derbez; e, infine, la questione degli immigranti illegali brasiliani negli Usa, che continuano ad aumentare. Intanto contemporaneamente lo stato amazzonico di Roraima, all’estremo nord del Brasile, é in stato di rivolta contro il Governo federale, con scontri, sequestro di agenti federali, barricate e blocchi alle strade. In rivolta é una parte della popolazione bianca e circa un terzo delle comunitá indigene, ma lo stesso governatore dello stato, Ottomar Pinto, appoggia le proteste. La creazione da parte del governo federale di Brasilia della riserva ambientale Raposa Serra do Sol, di 1,7 milioni di ettari, é considerata da alcune tribú indigene dello stato un abuso e un’ imposizione dall’alto.