Una importante esperienza umana


CARACAS.- Insigne docente, integerrimo professionista, appassionato sostenitore degli autentici valori del nostro C.I.V. , l’ing. Libretti eletto Presidente del Centro Italiano Venezolano  dal 2003 al 2005,  conclude la sua missione domani 30 aprile quando s’insedierá ufficialmente, a reggere le sorti della massima Istituzione italiana in Venezuela durante il biennio 2005 -2007, la nuova Giunta Direttiva eletta dalla maggioranza  dei soci e preseduta  dal sig. Angelo Bianchini.


Dei suoi due anni al timone del Centro Italiano Venezolano, il prof. Libretti parla con toni pacati, com’é sua  proverbiale abitudine.


É stata  una gestione ritenuta intelligente ed equilibrata dalla gran maggioranza  dei soci del C.I.V. , dalle nostre rappresentanze diplomatico-consolari e dalla comunitá italo-venezolana.


-Prof. Libretti, la nostra prima domanda é  centrata sulle impressioni di chi ha ricoperto un incario cosí impegnativo e per molti risvolti difficile. Quali esperienze ne ha ricavate?


«Senza dubbio edificanti e costruttive, soprattutto  dal punto di vista umano. Son convinto che nella vita c’é sempre da apprendere».


– E cosa ha appreso durante questi due anni di Presidenza?


« Che non esistono differenze tra gli esseri umani quando vige il rispetto reciproco e, soprattutto, non esistono etichette. Il mio contatto con i soci  e, naturalmente,  con tutto il personale del nostro Club, é stato eccellente sotto ogni aspetto. Ho avuto l’opportunitá di captare l’essenza del carattere di tante persone; sono stato messo a confronto con punti di vista diversi dai miei, ma non per questo meno validi. Sono stato sempre vicino ai bambini, alle persone della terza etá per le quali il nostro Centro rappresenta la loro seconda casa, alle mamme particolarmente, conscio di poter offrire uno spazio adeguato agli svaghi dei piú piccini «.


– É vero, le riunioni a carattere familiare hanno spiccato nei programmi intrapresi in questi due anni della sua Presidenza…


« Si, la Giunta Direttiva e il Comitato Dame hanno organizzato moltissimi eventi centrati sull’unione familiare come: il «Rosario in Famiglia», le attivitá in piscina e, anche se tradizione di moltissimi anni, il «Plan Vacacional» che la scorsa estate ha riscosso unanimi e siceri consensi dei partecipanti».


– Durante la sua gestione quali sono state le iniziative di gran rilievo portate in porto?


« Il Centro Clinico Rita Levi Montalcini; l’abbelllimento della Cappella del nostro Centro con la creazione della Piazza San Francesco; la Piazza Giuseppe Verdi all’entrata dell’Edificio Sede, l’Ufficio di Rappresentanza del Consolato Generale d’Italia; l’apertura dell’Agenzia del «Banco Occidental de Descuento» all’interno del nostro Club, il ripristino del Parque Infantil e l’inaugurazione di un Parque Infantil accanto al campo di Futbol.


Riguardo i servizi interni del nostro Centro, con gran soddisfazione posso affermare che é stato risolto definitivamente il problema della insufficienza dell’acqua e si sono conclusi i lavori di ammodernamento delle piscine. La Giunta Direttiva é riuscita a portare a buon fine tutte queste opere senza dover ricorrere a contributi straordinari da parte dei soci».


– Programmi futuri?


«Culturali, senza dubbio! Ho in mente il progetto di un Cenacolo: riunire una eletta rosa di intellettuali appartenenti  alla grande comunitá italo-venezuelana. Per quanto concerne il Centro Italiano Venezolano, saró un ex Presidente sempre pronto a collaborare, ampiamente disponibile».


Al  prof. Libretti si deve il sucesso della bella mostra fotografica organizzata  in occasione del quarantesimo anniversario del Centro Italiano Venezolano.


La  sensibilitá delle sue frasi pronunciate in quella occasione ricordando commosso i fondatori, lodandone l’iniziativa, la rettitudine e prendendone ad esempio la limpidezza di ideali, l’onestá, hanno messo in risalto un percorso chiaro e adamantino lasciato in retaggio a chi prosegue con orgoglio sulle orme di quegli indimenticabili pionieri in una storia che, ieri come oggi, accomuna l’amore per due Patrie:Italia e Venezuela.


Se molte delle iniziative elencate nel corso di questa intervista con il prof. Libretti gran parte della grande famiglia del Centro Italiano Venezolano le conosce ed apprezza, é doveroso sottolinearne un’altra  da lui portata avanti all’esterno del nostro Centro, ma non meno importante, poiché legata allo spirito umanistico della nostra storia. Si tratta della bellissima commovente scultura di San Francesco d’Assisi, opera del compianto Maestro Giorgio Gori, generosamente donata molti anni fa dall’Associazione Toscani del Venezuela all’«Alcaldia» di Baruta e attualmente languente in una specie di spartitraffico fra il fiume Guaire e l’av. Principal de las Mercedes, maltrattata dalle intemperie e dall’incuria. La statua del Santo Poverello, Patrono d’Italia, grazie al sensibile intervento del prof. Libretti presso  le autoritá del Municipio Baruta sará riscattata dall’abbandono in cui giace, restaurata e installata presso l’Av. El Paseo, nel «Parque Marichal» dell’urbanizzazione  Prados del Este.