Tremaglia: “Abbiamo l’obbligo di aiutare”


ROMA, “Gli ‘Ospedale col Tricolore’ sono un orgoglio per tutta la Nazione. Abbiamo perciò l’obbligo morale di aiutare in ogni modo le strutture sanitarie italiane all’estero: gli Ospedali italiani nel mondo vantano un’antica tradizione di solidarietà e professionalità e rappresentano, ancora oggi, un importante punto di riferimento per le nostre comunità all’estero e non solo”: questo è il messaggio del Ministro per gli Italiani nel mondo Mirko Tremaglia  alla IV riunione del Consiglio Direttivo e alla I Assemblea dei soci dell’Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo.


Il Ministro Tremaglia ha inoltre esortato tramite il suo rappresentante, la dr.ssa Veronica Baldini, i Ministri competenti a facilitare “l’individuazione in tempi brevissimi di una procedura concordata per il trasferimento negli ospedali italiani all’estero dei macchinari diagnostici per immagini in disuso negli ospedali italiani”.


“La tecnologia – spiega ancora Tremaglia – ci aiuterà ad aiutare gli Ospedali italiani nel mondo, mettendo gradualmente in rete tutte le strutture italiane in modo da conoscere in tempo reale le esigenze di ogni realtà sanitaria”.


Molti Ospedali italiani nel mondo vantano un’antica tradizione e rappresentano uno dei tanti esempi delle meravigliose eredità che le emigrazioni italiane hanno lasciato. E’ il caso degli ospedali del Sud America: l’Umberto I di Montevideo, in Uruguay, che risale al 1853 e quello di Buenos Aires, in Argentina, che vanta 650 posti letto e oltre tremila dipendenti di cui mille medici. Di antica tradizione anche l’Umberto I del Cairo in Egitto,  la “Sociedad Italiana de Socorro Mutuo” di Asuncion in Paraguay, l’ospedale di La Plata e il “Garibaldi” di Rosario, in Argentina.


A questi Ospedali “storici” si aggiungono quelle strutture nate in tutto il mondo grazie a missionari, enti religiosi o volontari italiani soprattutto per integrare la carente assistenza medica locale. “Un’internazionale della solidarietà – conclude Tremaglia – di cui non possiamo che andare fieri e che si è meritata sul campo tutto il nostro aiuto”.