Immigrati: in Italia quasi 3 milioni


ROMA.- Sono circa 3 milioni gli immigrati che vivono e lavorano in Italia, soprattutto nel nord, e per quasi la metà provengono dall’Europa. Lo rende noto la Caritas, anticipando alcuni dei dati contenuti nel suo dossier statistico annuale sull’immigrazione che verrà pubblicato a ottobre.


A fine 2004 – dice l’organismo della Chiesa che si occupa di interventi sociali – gli immigrati in Italia erano quasi 2 milioni e 730.000 mila, 130.000 in più rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto ai ricongiungimenti familiari.


Oltre la metà degli stranieri residenti nel nostro paese abitano al Nord (il 60 per cento, mentre il 30 per cento è distribuito nelle regioni del Centro e solo il 10 per cento vive al Sud).


Quasi 1 milione 290mila vengono dall’Europa, mentre gli africani sono 647.000, gli asiatici 472.000 e coloro che provengono dalle Americhe 314.000. Bambini e ragazzi sotto i 18 anni rappresentano un quinto degli immigrati residenti.


Gli immigrati hanno un’incidenza sulla popolazione che si avvicina ormai alla media europea (il 5 per cento), ma che è lontana dal 9 per cento di Austria e Germania. Sul mercato dell’occupazione invece rappresentano l’8 per cento della forza lavoro.


Circa il 60 per cento degli stranieri sono in Italia da oltre cinque anni:


Un dato che la Caritas legge come «tendenza alla stabilità di residenza», tanto più che sono 320.000 gli immigrati che nel corso di questi anni hanno acquisito la cittadinanza italiana.


Per la Caritas l’Italia, che è oggi «un grande paese di immigrazione», ha bisogno di una «politica adeguata, meno attenta a tutelare un ingresso precario e sempre più capace di gestire un fenomeno di massa e strutturale». E, nel quadro delle misure per favorire una maggiore integrazione, l’organismo religioso chiede anche di «rivedere la normativa sulla cittadinanza» e di consentire agli immigrati di partecipare pienamente alle elezioni aministrative.