Sempre piú tese e relazioni diplomatiche


ROMA.- Francesca Caferri, l’inviata di Repubblica fermata dalla polizia cubana e successivamente espulsa, ripartita dall’Avana e il suo volo Air Europe é arrivata a Madrid da dove é giunta in Italia con una coincidenza dalla capitale spagnola. L’accusa mossale delle autoritás dell’Avana é di aver svolto attivitá giornalistica per seguire la riunione dei dissidenti del regime di Fidel Castro malgrado fosse in possesso solo di un visto turistico.


Si tratta del secondo inviato italiano ad essere fermato dalla polizia cubana. Venerdi’ era stato fermato e poi espulso da Cuba Francesco Battistini del Corriere della sera.


Intanto l’incontro senza precedenti di dissidenti in cerca di un cambiamento politico nella Cuba comunista si è concluso con l’elezione di un comitato direttivo e un appello per pacifiche proteste di massa. Il governo del leader Fidel Castro non ha cercato di fermare l’evento, durato due giorni, ma ha espulso politici, osservatori e giornalisti europei che erano arrivati sull’isola con visto turistico per partecipare all’assemblea.


In passato simili tentativi di riunire le decine di piccole e illegali organizzazioni di dissidenti sparse nell’isola erano stati repressi sul nascere e i capi arrestati.


«Libertà» e «democrazia ora» erano tra gli slogan più urlati nel giardino di una casa alla periferia dell’Havana, dove oltre 100 delegati si sono riuniti per votare 36 membri di un comitato direttivo. Il comitato ha eletto poi i leader del gruppo, l’Assemblea per promuovere la società civile.


I delegati hanno approvato una dichiarazione che denuncia il governo del partito unico e chiede pluralismo politico, il rispetto dei diritti umani, la libertà per i prigionieri politici.


Una manciata di diplomatici americani ed europei ha assistito all’incontro, ma politici e osservatori venuti dall’Europa sono stati espulsi, così come due giornalisti italiani e cinque polacchi.


Italia e Spagna hanno convocato gli ambasciatori a Roma e Madrid per ottenere una spiegazione dell’espulsione, che potrebbe danneggiare i legami dell’Havana con l’Unione europea, già complicati dalle preoccupazioni per i diritti umani.


La Ue deve decidere il prossimo mese se continuare nella sua politica di ricerca del dialogo con Castro oppure imporre nuovamente sanzioni diplomatiche contro Cuba, che ha ignorato l’appello di Bruxelles per il rilascio di 61 dissidenti arrestati nel 2003. La Ue ha revocato le sanzioni diplomatiche in gennaio su richiesta del governo socialista spagnolo.