Oggi è il “D Day” per la “maturità”


ROMA.- Oggi, con l’apertura della busta che contiene la prova d’italiano, parte ufficialmente la maturità 2005. Frenètico, fino a ieri, l’assalto degli studenti di tutta Italia ai siti internet che promettevano tracce sicure dei temi, fornivano schedature aggiornatissime dei Presidenti di Commissione e dispensavano consigli per placare l’ansia della vigilia. Una vigilia trascorsa, come ogni anno, tra ripassi dell’ultima ora, consulti telefonici tra compagni di sventura, riti propiziatori e gite al mare per quello sparuto drappello di fatalisti per i quali “ormai quel che è fatto è fatto e tanto vale distrarsi un po’’’. All’atteso e temuto appuntamento quest’anno si presenteranno in 481.843, quasi 10.000 in meno rispetto all’anno scorso. Dovranno misurarsi innanzitutto con la prima delle tre prove scritte, quella di italiano, che è comune a tutti gli indirizzi. Gli esaminandi potranno scegliere tra quattro tipologie: analisi di un testo letterario, produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale (questi due scelti tra i diversi ambiti di riferimento storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico), tema di argomento storico o di attualità. Avranno a disposizione 6 ore per concludere la prova e non potranno uscire prima di 3 ore dalla dettatura dei temi. Per l’attualità il toto-tema che impazza in questi giorni ha segnalato come argomenti ad altissima percentuale di “uscita” lo tsunami, la fecondazione e la morte di Papa Woytila. Ma gettonatissimi sono pure l’Unione europea, il protocollo di Kyoto e la liberazione d’Italia (da poco si è festeggiato il 60mo anniversario). Per l’analisi del testo i veggenti del web danno per favoriti Svevo e Pasolini, ma fa capolino anche Dante che non esce da un sacco di tempo. E sicuramente tra i maturandi ci saranno pure quelli che passeranno al microscopio la tradizionale lettera aperta ai candidati del ministro Moratti nella speranza di scorgere, tra le righe, spunti per possibili temi. “Ottanta anni fa solo ventimila maturandi e alti tassi di analfabetismo. Domani sarete in 482.000 per la maturità: un successo per la scuola italiana’’ scrive il ministro dell’Istruzione. Un successo che qualcuno inseguirà anche barando. I fan dell’elettronica sono al lavoro da giorni come pure gli archeo-copiatori, ma le sanzioni sono severe: chi verrà colto in flagrante sarà escluso da tutte le prove. Nei giorni degli scritti è assolutamente vietato – ricorda un’ordinanza inviata ai dirigenti scolastici nelle scorse settimane – portare a scuola telefoni cellulari di qualsiasi tipo, palmari e personal computer portatili in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite collegamenti wireless o la normale rete telefonica (Umts, Gprs, Gsm o Bluetooth). E’ ammesso, invece, il vocabolario d’italiano (e per le prove successive i dizionari di lingue).