Dal Senato via libera al voto degli italiani all’estero


ROMA – Il Senato ha definitivamente convertito in legge il decreto-legge 64/ 2005 che, definendo il meccanismo utilizzabile in caso di scioglimento anticipato della legislatura e fino al prossimo 30 settembre, adeguerà l’assegnazione della quota proporzionale tra le circoscrizioni alla luce dei risultati dell’ultimo censimento del 2001 e del voto degli italiani all’estero previsto dalla Legge 459/2001.


Preceduta da un ampio dibattito su un ordine del giorno, poi approvato, volto ad affrontare il problema della revisione degli elenchi degli aventi diritto al voto all’estero, la votazione ha registrato l’astensione dei senatori della Margherita e il si dei Democratici di Sinistra. A spiegare le ragioni dei primi, il senatore Battisti che, nel suo intervento ha ribadito “tutte le perplessità rispetto al voto degli italiani all’estero”. Il voto favorevole dei Ds, invece, è stato spiegato dal senatore Vitali che non ha mancato di sottolineare “alcune distorsioni” che la Legge Tremaglia porta con sè. “Ciò nonostante – ha concluso Vitali – il nostro voto sarà favorevole e restano validi raccomandazioni e suggerimenti avanzati nella discussione degli ordini del giorno sul tema fondamentale del voto degli italiani all’estero, un tema che non può essere trattato in modo superficiale e negato attraverso azioni burocratiche che impediscono l’esercizio sostanziale di questo diritto”.