Ciampi: «Religione e politica sono cose distinte»


ROMA.- Papa Benedetto XVI ha compiuto la sua prima visita a un Capo di Stato estero recandosi al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che ha sottolineato la necessità di tenere distinte religione e vita politica.


L’ultima visita di un Papa al Quirinale risale al 20 ottobre 1998, quando alla guida del Vaticano c’era il predecessore di Ratzinger, Giovanni Paolo II.


– La necessaria distinzione tra il credo religioso di ciascuno e la vita della comunità civile regolata dalle leggi della Repubblica ha consolidato, nei decenni, una profonda concordia fra Chiesa e Stato -ha detto Ciampi nel suo discorso, pronunciato nel Salone delle feste davanti a rappresentanti delle istituzioni, autorità politiche, militari e religiose e personalità del mondo della cultura.


– La delimitazione dei rispettivi ambiti – ha aggiunto il Capo dello Stato – rafforza la capacità delle autorità della Repubblica e delle autorità religiose, di svolgere appieno le rispettive missioni e di collaborare per il bene dei cittadini.


Ciampi ha comunque sottolineato che «l’Italia sa di avere profonde radici cristiane, intrecciate con quelle umanistiche», e che con la Chiesa condivide «valori fondamentali: il rispetto della dignità e dei diritti di ogni essere umano, la famiglia, la solidarietà, la pace».


Lasciando il Quirinale al termine della visita, anche il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto che la laicità è «un precetto molto preciso a cui ci si attiene» nei rapporti con la Santa Sede.


– Il Papa mi sembra consapevole di questo principio – ha quindi aggiunto


Anche Benedetto XVI, nel suo discorso, ha affermato che una «sana laicità dello Stato» è «legittima», ma che non bisogna tuttavia escludere l’importanza dei riferimenti etici alla base del credo religioso.


– Il mio augurio è che il popolo italiano non solo non rinneghi l’eredità cristiana che fa parte della sua storia – ha detto il Papa, sottolineando che l’Italia può anzi aiutare l’Europa «a riscoprire quelle radici cristiane che le hanno permesso di essere grande nel passato e che possono ancora oggi favorire quei riferimenti etici che trovano il loro fondamento ultimo nella religione».


Benedetto XVI, che ha ricambiato la visita resagli il 3 maggio scorso in Vaticano da Ciampi e dalla moglie Franca, ha poi parlato dei problemi che stanno a cuore alla Chiesa nel nostro Paese: la tutela della famiglia, la difesa della vita umana e la scuola.


– Confido che i legislatori italiani, nella loro saggezza, sappiano dare ai problemi ora ricordati soluzioni ‘umane’, rispettose cioè dei valori inviolabili che sono in essi implicati – ha detto il Papa, che ha ringraziato per la calorosa accoglienza avuta dalla sua elezione da parte degli italiani.


Il Pontefice è uscito dal Vaticano, a bordo di una Mercedes scoperta preceduta da dodici corazzieri in motocicletta.


Il corteo d’auto si è fermato in piazza Venezia, dove il Pontefice ha incontrato il sindaco di Roma Walter Veltroni. Da qui corazzieri a cavallo lo hanno scortato fino al cortile d’onore del Quirinale, dove lo attendeva Ciampi.


Nel Salone di rappresentanza del Quirinale, Benedetto XVI ha incontrato i presidenti emeriti della Repubblica Francesco Cossiga e Oscar Luigi Scalfaro, il presidente del Senato Marcello Pera e quello della Camera Pier Ferdinando Casini, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente della Corte Costituzionale Piero Alberto Capotosti.


Ad attenderlo nel Salone dei corazzieri c’era invece una delegazione del governo, con il ministro degli Esteri Gianfranco Fini e il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu.


Dopo essersi inginocchiato per qualche minuto nella Cappella Paolina, Benedetto è stato condotto nello studio presidenziale dove lui e Ciampi si sono intrattenuti a porte chiuse per oltre mezz’ora. Poi uno scambio di battute con Franca Ciampi, che gli ha detto: «Molti auguri, Santità, e grazie di cuore per essere venuto da noi».


Dopo i discorsi nel Salone delle feste, lo scambio di doni: Ciampi ha regalato al Papa un prezioso volume sul Quirinale e una medaglia d’oro a ricordo della visita, mentre Benedetto XVI ha fatto dono al capo dello Stato di un mosaico che ritrae la Madonna col Bambino.