Kenya: ucciso un missionario italiano


Isiolo – E’ stato assassinato a Isiolo, nel Kenya nord orientale, Monsignor Luigi Locati, un missionario italiano di settantasette anni che da decenni lavorava in Africa al servizio dei più poveri. L’uomo è stato freddato con diversi colpi di arma da fuoco. Secondo la testimonianza di Monsignor Franco Givone, direttore del Centro Missionario Diocesano di Vercelli, Locati – uscito dal Centro Pastorale dove aveva cenato – si stava dirigendo verso la propria abitazione, a poca distanza, in compagnia di un’altra persona. Aveva quasi raggiunto la porta di casa, quando il suo accompagnatore è stato aggredito da tre persone e, picchiato violentemente, ha perso conoscenza.


Monsignor Locati avrebbe cercato invano di fuggire e ritornare al Centro Pastorale per chiedere soccorso, quando è stato colpito al collo e alla testa da più di quattro proiettili, forse sei. E’ stato portato immediatamente all’Ospedale di Isiolo, che si trova a soli 5 minuti di auto. La polizia ha messo a disposizione anche un elicottero, ma i soccorsi sono risultati inutili: il vescovo è morto poco dopo l’arrivo in ospedale. Probabilmente, il vicario apostolico aveva ricevuto qualche intimidazione: non sembra si tratti di esplicite minacce, piuttosto di generiche “pressioni”, come spesso avviene quando ci si muove in direzione dello sviluppo sociale di Paesi problematici come il Kenya.


Criminalità diffusa, tensioni sociali e tribali soprattutto nella zona settentrionale del Paese, verso il confine con Etiopia e Somalia. Tuttavia, spiega Monsignor Givone, il Kenya sta attraversando un “periodo positivo sotto il profilo politico”. La nuova classe politica, infatti, sembra dotata di un maggiore senso del servizio e del bene comune, e non orientata “solo ai propri personali interessi”. L’attività di Monsignor Lovati in Kenya ha inizio nel 1963, come sacerdote ‘fidei donum’, cioè come missionario pro tempore, dell’Arcidiocesi di Vercelli. Dal 1968 è stato affiancato da altri missionari e da alcune suore sempre da Vercelli; dal 1972 al 1990, e dal 1997 al 1998 lo stesso Monsignor Givone è stato al suo fianco e ricorda con affetto i progressi compiuti nel corso degli anni.


Dalla fondazione di una parrocchia in un piccolo villaggio alla progressiva creazione di una diocesi con le relative strutture organizzative, comprendente un territorio di 25.000 chilometri quadrati e 20 parrocchie. Il territorio non è ancora stato eretto ufficialmente in diocesi. Lo sarà non appena lo renderà possibile una completa e adeguata strutturazione interna.


Monsignor Lovati aveva ormai rassegnato le dimissioni dall’incarico di vicario apostolico per raggiunto limite di età e auspicava che, proprio in concomitanza con l’arrivo del suo successore, sarebbe avvenuta anche l’erezione ufficiale a diocesi. L’unica certezza, al momento, è il grande amore per il Kenya dimostrato sino alla fine. Egli infatti aveva intenzione di non interrompere con le dimissioni la sua missione in Africa, ma di proseguirla con infaticabile zelo, finchè le forze glielo avessero permesso.