L’Italia alza la guardia

ROMA – Il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, ha presentato ieri al Senato il decreto per introdurre nuove misure di sicurezza contro la minaccia terrorista. Il presidente del Senato, Marcello Pera, d’accordo con i capigruppo, per sveltire al massimo l’iter del provvedimento ha comunicato che gli emendamenti dovranno essere presentati entro le 11 di oggi; poi, nel pomeriggio, inizierà la discussione in Aula. Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, ha detto che Montecitorio resterà aperta “a oltranza”, se necessario anche durante il fine settimana, pur di approvare il pacchetto Pisanu. “È inimmaginabile che la Camera vada in ferie senza aver esaminato il provvedimento”, ha detto Casini.


Da Sharm el Sheikh, teatro venerdì scorso dell’ennesima strage provocata dal terrorismo islamico, sono giunte altre due tristi conferme: sono stati identificati i resti di Paola Bastianutti, 23 anni, e Rita Privitera. Le vittime italiane salgono così ufficialmente a sei, mentre la Farnesina fa sapere che non si hanno ancora notizie di “meno di dieci” connazionali.


Questo il dettaglio del decreto, così come illustrato il giorno della sua approvazione da parte del Consiglio dei ministri.


 


COLLOQUI INVESTIGATIVI


L’articolo 1 prevede di estendere al contrasto del terrorismo le misure gia’ esistenti per la lotta alla mafia in materia di colloqui investigativi.


 


PERMESSI A CHI COLLABORA


Si introduce la possibilita’ di concedere un permesso di soggiorno di almeno un anno rinnovabile agli stranieri che collaborano con la giustizia. Se l’aiuto risulta determinante, viene prevista anche la possibilità di concedere la carta di soggiorno. Sia il permesso che la carta di soggiorno possono essere revocati se lo straniero ne abusa.


 


ESPULSIONI PIU’ RAPIDE


Disposte da parte del ministro dell’Interno e dei prefetti nei confronti degli stranieri che risultino pericolosi per la sicurezza nazionale o che potrebbero in qualsiasi modo agevolare organizzazioni terroristiche.


 


SISMI E SISDE


L’articolo 4 dà al premier il potere di delegare i Servizi a chiedere direttamente al magistrato l’autorizzazione a fare intercettazioni telefoniche preventive.


 


TASK FORCE ANTI-TERRORISMO


Il ministro dell’Interno può costituire apposite unità investigative interforze per esigenze connesse ad indagini per delitti di terrorismo di rilevante gravità. Queste task force di carabinieri, polizia e guardia di finanza vengono messe a disposizione dei pubblici ministeri.


 


CONTROLLO TRAFFICO TELEFONICO E WEB –


La norma stabilisce che, con esclusione dei contenuti delle comunicazioni, i dati relativi al traffico telefonico e telematico non vengano cancellati fino al 31 dicembre 2007. Viene inoltre facilitata l’identificazione degli acquirenti delle schede telefoniche elettroniche in quanto si prescrive che all’atto dell’acquisto venga esibito un documento di riconoscimento.


 


LICENZA PER INTERNET POINT


Viene rilasciata dal questore per gli esercizi pubblici e per i circoli privati con terminali internet a disposizione del pubblico.


 


ESPLOSIVI


La disciplina viene ulteriormente irrigidita per l’importazione, la commercializzazione, il trasporto e l’impiego di esplosivo, con particolare riguardo ai detonatori che possono essere facilmente nascosti. Introdotto anche il delitto di addestramento e di istruzione alla preparazione e all’uso di esplosivi, di armi da guerra, di aggressivi chimici.


 


VOLO


Per le attività di volo il ministro dell’Interno può disporre particolari limitazioni anche nei confronti di coloro che siano gia’ in possesso di una specifica abilitazione.


 


FERMO A 24 ORE E PRELIEVO COATTO SALIVA PER DNA


L’articolo 10 prolunga da 12 a 24 ore il termine del fermo per la identificazione di persone sospette. Si prevede un’aggravante per le dichiarazioni false rese da persone indagate e il delitto di uso, detenzione e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Previsto anche che il pm possa autorizzare la polizia giudiziaria a compiere accertamenti sul Dna attraverso ”il prelievo coattivo” della saliva ”nel rispetto della dignità personale del soggetto”.


 


DOCUMENTI SOGGIORNO


L’articolo 11 stabilisce che il permesso di soggiorno e la carta di soggiorno sono rilasciati mediante utilizzo di mezzi a tecnologia avanzata, con caratteristiche anti contraffazione.


 


CONTROLLO DEGLI ALIAS


Per impedire che chi ha commesso reati sotto falso nome possa godere di benefici penali, si stabilisce l’obbligo per il giudice di accertare anche i precedenti a carico dell’imputato sotto altre false identità, vale a dire di controllare tutti gli alias fino in fondo.


 


ARRESTO OBBLIGATORIO


Sono ampliati i casi di arresto obbligatorio nella flagranza di delitti commessi per finalità di terrorismo o eversione dell’ordine democratico.


 


CONGELAMENTO BENI


L’articolo 14 prevede la segnalazione al pm per l’adozione di provvedimenti provvisori di congelamento dei beni, in modo da impedire che questi beni o le risorse a disposizione di organizzazioni terroristiche possano essere dispersi, occultati o utilizzati.


 


ARRUOLAMENTO TERRORISTI


L’articolo 15 introduce i nuovi reati di arruolamento e di addestramento per finalita’ di terrorismo, con pene fino ad un massimo di 15 e 10 anni. Recepite nel codice penale le definizioni di atto terroristico già adottate nelle sedi europee e internazionali.


 


NOTIFICHE


Il decreto prevede di recuperare a compiti operativi gran parte dei circa 3.500-4.000 poliziotti oggi impiegati per la notifica di atti giudiziari. Ora questo compito verra’ limitato soltanto ai reati piu’ gravi, quelli di mafia e di terrorismo, mentre le notifiche le faranno altri.


 


VIGILANTES PER SORVEGLIANZA OBIETTIVI


Con l’articolo 18 viene consentito nei porti, nelle stazioni ferroviarie, della metropolitana e dei trasporti urbani di linea l’affidamento dei servizi di sicurezza sussidiaria alle guardie giurate e agli istituti di vigilanza privata.


 


CAPO POLIZIA


L’ultimo articolo, il 19, conferisce al ministro dell’Interno il potere di autorizzare il capo della polizia, in situazioni di emergenza grave, a derogare dalle disposizioni vigenti in materia di spesa.