I tedeschi disertano l’Italia? «L’offerta non è all’altezza»


FRANCOFORTE – Finché è il popolare «Bild» a lamentarsi, si può far finta di nulla. Ma se ad avanzare rilievi al sistema turistico italiano è l’autorevole Frankfurter Allgemeine Zeitung, allora è doveroso prestare attenzione alle critiche.


Lo scorso 27 luglio, la bavarese Bild rimproverava l’Italia di aver rovinato con una sfilza di divieti, in particolare sulle spiagge, le vacanze dei tedeschi. Ieri è stata la volta della Faz a intervenire sull’argomento, con questa tesi: non è la crisi economica in Germania che fa diminuire l’arrivo dei turisti teutonici nel Belpaese, bensì il sistema turistico italiano che è vecchio, non competitivo nei confronti dell’offerta proveninte dalle nazioni emergenti e non è capace di proporre nuove soluzioni a una domanda che è mutata rispetto ai decenni trascorsi.


L’Italia, si legge sul paludato quotidiano tedesco, di indirizzo liberal-conservatore, continua a «cullarsi sugli allori» delle sue bellezze naturali e artistiche, e si astiene dal migliorarsi sul piano delle infrastrutture per attirare la clientela, specialmente quella tedesca. L’articolo, intitolato «Gli autoinganni dell’Italia», sostiene che «l’Italia sta perdendo colpi sul mercato del turismo e sembra che nemmeno se ne accorga». Attenti dunque, voi italiani, ad attribuire il calo delle presenze nel vostro paese alla crisi economica interna della Germania; perché così facendo si sottovaluta quello che invece, secondo la Faz, è il vero motivo delle difficoltà del settore, cioè il «mutamento di struttura». Infatti «le inchieste condotte in Germania mettono in evidenza che il numero dei viaggi all’estero dei turisti tedeschi continua ad aumentare, anche se leggermente, mentre l’Italia perde quote di mercato nei confronti di Turchia, Spagna e altre mete oltreoceano. L’interesse dei tedeschi per una vacanza balneare resta immutato – sottolinea quindi la Faz – ma è collegato al desiderio di una combinazione variegata fatta di spiaggia, offerte culturali e sportive».


Gli italiani, prosegue quindi il quotidiano tedesco, credono che «le molte vedute da cartolina illustrata» quali quelle di Venezia, Firenze, Capri o Positano, siano «un motivo scontato per attrarre folle di turisti dall’estero». Ma coì non è, perché «a fianco delle cartoline illustrate ci sono fin troppo spesso gli aspetti brutti dell’Italia, fatti di periferie grigie e caotiche, di insediamenti turistici disordinati o di abusivismo lungo le coste deturpate». In conclusione: «Se nelle vicinanze di famosi luoghi di interesse turistico ci sono troppo pochi alberghi attraenti, che invitino a un soggiorno prolungato, anche i tesori culturali non offrono una garanzia di benessere».