Bombassei: “Utopico staccare la politica dall’economia”


Roma – Le scalate in sé non sono uno scandalo e non è uno scandalo nemmeno che di fronte a grandi operazioni ci siano contatti fra imprese e politica. E’ quanto afferma il vice presidente di Confindustria, Alberto Bombassei in un’intervista a La Repubblica sulle polemiche relative a presunti interessamenti dei politici nelle vicende della Opa su Bnl e Antonveneta.


– E’ sempre stato così, anche in passato – osserva Bombassei – ma questi contatti devono essere gestiti con estrema chiarezza e trasparenza in base a regole che vanno rigidamente rispettate.


Secondo Bombassei, “è molto difficile, anzi utopico” tenere staccate politica ed economia ma si dice convinto che “evitare le ingerenze nella vita di un’impresa sia un impegno che qualsiasi classe politica si candidi a governare un paese deve assumere”.


Bombassei sottolinea quindi:


– Posto che fare attività finanziaria e immobiliare è lecito, penso che stiano correndo un grave rischio. Si può avere l’impressione che esistano sistemi facili per fare soldi in modo veloce, senza produrre, Un atteggiamento diseducativo che bisogna combattere evitando che vi sia una fuga di risorse dagli investimenti in manifattura verso la finanza puramente speculativa.


Per evitare questo rischio, dice Bombassei, “basterebbe utilizzare in modo proprio la leva fiscale e aumentare i controlli da parte di un organo al di sopra delle parti, che applichi rigidamente le norme stabilite”. Infine, alla domanda su cosa dovrebbe fare Fazio visto le polemiche in cui è coinvolto, Bombassei dice:


– Non ho tutti gli elementi per valutare. Per riguadagnare credibilità all’estero bisogna fare chiarezza al più presto e devo ammettere che in altri Paesi si sarebbe provveduto. Ma in questi casi c’è sempre un’anomalia italiana.