New Orleans, danni per 26 miliardi

WASHINGTON – L’uragano Katrina ha investito New Orleans, provocando danni valutati – a una prima, provvisoria stima fatta a beneficio delle compagnie assicurative – in 26 miliardi di dollari, ma colpendo meno duramente di quanto temuto. L’apocalisse di New Orleans, per esempio, non si è verificata; le onde sollevate dalla tempesta non hanno superato i cinque metri, venendo in buona parte contenute dai frangiflutti. Contenuto il bilancio delle vittime, grazie anche all’evacuazione decisa domenica scorsa dalle autorità della Louisiana: solo tre i morti, tutti anziani deceduti sull’autobus che li trasportava in un luogo sicuro. Sarebbero deceduti a causa della stanchezza imposta da un viaggio rivelatosi assai più lungo del previsto, a causa delle tante automobili che si sono dirette verso il Nord.


L’uragano Katrina, nel passaggio sulla terraferma, ha perso gran parte della sua potenza, venendo declassato da forza 5 (il massimo) a forza 2 a forza 1. Nondimeno, sulla sua scia le devastazioni sono state ingenti. Il presidente Bush ha concesso lo stato di calamità alle regioni del Mississippi e della Louisiana, aprendo così il rubinetto dei fondi federali per gestire l’emergenza. Pesanti ripercussioni nel settore petrolifero, con la chiusura degli impianti di Shell ed Exxon e la chiusura del porto offshore della Luoisiana, nodo petrolifero strategico: una contingenza che ha fatto schizare il barile, sui mercati internazionali, ad oltre 70 dollari.