Andrea Pirlo: «In un anno ho conquistato il mister»


FIRENZE, – «In un anno sono cambiate molte cose, ho dimostrato a Lippi che posso giocare in più ruoli e sono tornato in azzurro. Giocare titolare in Nazionale è sempre stato il mio sogno di bambino».


Andrea Pirlo racconta la sua scalata avvenuta in 12 mesi nella squadra azzurra e nella considerazione dell’attuale ct, dall’esclusione a Palermo appunto un anno fa fino ad oggi in cui è ritenuto fra i giocatori più utili e duttili del gruppo di Lippi. «Forse, alla base di quell’esclusione pesarono molti fattori, la mia partecipazione alle Olimpiadi, il modulo adottato dall’Italia. Comunque sia – ha proseguito Pirlo – sono riuscito a conquistare Lippi giocando nel Milan e di questo sono più che soddisfatto. Peraltro siamo tanti qui del Milan, un blocco di giocatori motivati di cui la Nazionale non potrà che beneficiare».


Sono tanti gli obiettivi che stanno a cuore al centrocampista rossonero non solo legati al proprio club ma anche in chiave azzurra: «Intanto cercheremo di vincere sia in Scozia, contro una squadra che s’annuncia aggressiva, che in Bielorussia. Vietato assolutamente fare calcoli e accontentarsi di un pareggio. Siamo un bel gruppo e una squadra forte come ha detto anche Cannavaro, siamo forti al di là della classifica Fifa e dei suoi criteri e lo dimostreremo.


Non abbiamo nulla da invidiare alle altre rappresentative, neppure al Brasile. Non avremmo problemi ad affrontarlo e sono convinto che potremmo dire la nostra». Quanto al modulo, Pirlo sposa il tridente: «E’ giusto giocare così, abbiamo tanti attaccanti bravi. Bisogna essere una squadra offensiva anche in prospettiva dei Mondiali perché mai come in questa competizione conta fare gol.


Con questo schieramento avremo più lavoro a centrocampo? Vero che dovremo correre di più ma i tre lì davanti possono darci tante soddisfazioni».


A fianco di Gattuso o De Rossi per lui non ci saranno differenze: «Con il primo, ovviamente, ci conosciamo a fondo ma pure con il secondo: abbiamo giocato assieme alle Olimpiadi e in Nazionale». Su chi batterà le punizioni tra lui e Totti nessun dubbio: «Quelle più distanti le batterà Totti, le altre toccheranno a me».


Quindi un elogio a Vieri («E’ arrivato motivatissimo e si è subito inserito, è stato davvero un bell’acquisto») e un altro al giovane Montolivo che in tanti stanno designando quale suo erede: «L’ho visto giocare ed è bravo, ha tutto per essere il nuovo Pirlo e inoltre è andato in una bella piazza come Firenze». Le ultime battute riguardano i temi più discussi di questi giorni, da Collina («Spero cambi idea») a Cassano: «Non mi aspettavo grossi colpi alla fine del mercato. Se mi preoccupa che Antonio possa andare alla Juve a gennaio? No perché la Juve ha tanti campioni e se gioca uno non gioca un altro. E intanto per favore non parliamo di dualismo tra Del Piero e Cassano».