Terrorismo, espulso l’imam di Torino

TORINO – Bouiriqi Bouchta, il discusso personaggio che da tempo si è autoproclamato imam di Torino, è stato espulso in applicazione alle norme antiterrorismo emanate dal ministro Pisanu. La polizia l’ha prelevato nella notte dalla sua abitazione nel quartiere di Porta Palazzo, il cuore multietnico della città. Lo stesso è accaduto anche a Litayem Amor Ben Chedli, tunisino, vicepresidente e tesoriere dell’associazione culturale islamica di Como; il provvedimento risalirebbe a una settimana fa, ma solo ieri se ne è venuti a conoscenza. L’esecuzione di una norma particolarmente severa del “pacchetto Pisanu” ha riacceso il dibattito sulla legislazione d’emergenza antiterrorismo. I Comunisti italiani, sezione regionale del Piemonte, “dicono no alla guerra di religione” e criticano un provvedimento che “rischia di venire strumentalizzato da chi vuole fare di ogni musulmano un terrorista”. Per il verde Paolo Cento, l’espulsione di Bouchta è solo “un favore di Pisanu alla Lega”. Lega che parla per bocca del ministro Calderoli: “Finalmente abbiamo aperto gli occhi e, dopo leggi che si erano dimostrate soltanto delle grida manzoniane, si è arrivati a fatti concreti e a rispedire chi predica odio a farlo nel deserto tra i cammelli”. Osvaldo Napoli (Fi) esorta ad avere fiducia in Pisanu: “Se così ha deciso, si vede che aveva gli elementi per fralo. L’Italia è un Paese ospitale, ma non permissivo”.