La Samp ricomincia dall’Europa


SETUBAL (PORTOGALLO),

– Comincia sotto il segno della fortuna la nuova avventura europea della Sampdoria che al debutto in Coppa Uefa conquista un meritatissimo pareggio sull’insidioso campo portoghese del Vitoria Setubal. Comincia con il numero 13′, il minuto del gol che ha sbloccato il risultato; comincia con Francesco Flachi, l’uomo-simbolo dei blucerchiati, per la prima volta nella sua carriera goleador col passaporto.


La rete del pareggio portoghese, splendida per preparazione ed esecuzione, arrivata in apertura di ripresa, serve ai padroni di casa per uscire imbattuti dal confronto, ma non sembra affatto un segnale preoccupante per la gara di ritorno in programma al Ferraris fra 15 giorni.


La Samp avrebbe infatti meritato ampiamente ai punti il successo, anche se sul piano strettamente statistico il Vitoria Setubal non ha ‘rubato’ nulla sul risultato finale. Gli uomini di Novellino, ancora alla ricerca della forma ottimale, non hanno certo entusiasmato, ma hanno sempre dato l’impressione di poter controllare senza troppa fatica le offensive avversarie.


I portoghesi, tecnicamente pregevoli (grazie soprattutto alla presenza dei brasiliani), hanno mostrato lucide triangolazioni di gioco ma vuoti tattici importanti, segno di una inesperienza che sul piano internazionale conta parecchio.


La gara della Sampdoria è stata dai due volti, come dai due volti è stata la formazione blucerchiata. Un primo tempo affidato agli uomini affettivamente più vicini a Novellino, quegli stessi (con l’unica eccezione di Bonazzoli) che l’Uefa l’hanno conquistata sul campo la scorsa stagione, che ha visto i genovesi quasi costantemente all’attacco.


Una ripresa di contenimento e ripartenze, guidata dagli uomini nuovi Dalla Bona e Zauli. Alla fine il risultato ha dato ragione alla formazione numero uno, ma non bisogna dimenticare le buone opportunità costruite dalla Samp 2 grazie soprattutto ad un paio di invenzioni di Zauli e non concretizzate per l’imprecisione del bielorusso Kutuzov.


La costante è stata comunque la mancanza di cinismo e di freddezza della squadra genovese, incapace di chiudere l’incontro nelle tante occasioni capitate. A condizionare in parte la prova dei genovesi è stato certamente anche il grande caldo che abbinato alla forma non ancora ottimale non ha consentito la giusta lucidità nei momenti più importanti della gara. Ma complessivamente la partita ha fornito positive impressioni, soprattutto in prospettiva futura.