«Strani ritardi» sul voto all’estero


MILANO

– A meno di un anno dalle elezioni politiche del 2006


il voto degli italiani all’estero continua a correre su due binari che non sempre viaggiano in parallelo e nella stessa direzione di marcia. Se da una parte infatti le forze politiche si stanno organizzando per preparare una difficile campagna elettorale all’estero che non ha precedenti soprattutto per quanto riguarda le dimensioni dei collegi elettorali, dall’altra continuano a persistere preoccupazioni per la realizzazione in tempo utile degli adempimenti tecnici connessi alla riforma del voto all’estero.


Iniziative procedurali ed organizzative, come ad esempio le complesse operazioni di bonifica dell’Aire e la revisione dei collegi elettorali nazionali, che al momento non sono state ancora completate. Una situazione in continua evoluzione su cui Gianni Pittella, il responsabile dei Ds per gli italiani all’estero, ci ha detto la sua opinione a margine della Festa nazionale dell’Unità di Milano.


«Io considero piuttosto preoccupante – ha esordito Pittella riferendosi alla decisione


dell’esecutivo di rinviare l’approvazione del disegno di legge riguardante la revisione


dei collegi elettorali per l’elezione della Camera e del Senato –


che il Consiglio dei ministri si sia riunito per la seconda volta e non abbia deliberato su di un provvedimento sicuramente semplice che prevede l’individuazione


dei seggi da destinare al collegio estero. Credo infatti che questa mancata decisione possa segnalare la presenza nell’ambito della Casa delle libertà di un segreto tentativo di rimettere in discussione, forse nell’alveo della più ampia riforma elettorale,


anche questa certezza dei connazionali nel mondo».


Per questo motivo – ha aggiunto


il responsabile dei Ds per gli italiani all’estero – noi faremo sentire la nostra voce in parlamento e seguiremo la situazione con grande allarme e forte senso di vigilanza. Riteniamo quindi che non si possa deflettere dall’appuntamento elettorale


e mettiamo in guardia


il centrodestra affinché dia pieno corso all’attuazione della riforma del voto».


«Nel frattempo – ha detto infine Pittella rispondendo al nostro quesito sui futuri impegni programmatici ed organizzativi dell’Unione – ci stiamo attivando per la definizione di un nostro programma per l’estero e per l’organizzazione delle primarie presso i vari Paesi d’accoglienza dove sosterremo la candidatura di Romano Prodi. Lavoriamo inoltre alla preparazione delle manifestazioni per la Giornata dell’Unione all’Estero e alla scelta dei futuri candidati per il voto politico».