Una crescita lenta e difficile Al Sud “prevalgono le ombre”

NAPOLI – Il check up Mezzogiorno del comitato di Confindustria segnala che il chiaroscuro della situazione del Mezzogiorno emersa dal rapporto relativo ai sei mesi precedenti “vede prevalere le ombre”. Il rapporto segnala la ripresa del flusso migratorio interno con un saldo negativo dei trasferimenti interregionali pari a meno 524.000 unità a vantaggio delle regioni del centronord nei sette anni compresi tra il 1995 e il 2002.


L’occupazione è cresciuta, ma meno che nel centronord. Tra il 1995 e il 2004 gli occupati sono aumentati del 6,8% e del 12,3% al centronord. “Appare molto debole – continua il rapporto – l’attività di ricerca e innovazione. La spesa relativa al Mezzogiorno è dello 0,76% del Pil, mentre nel centronord è all’1,29%. La dotazione infrastrutturale del Sud presenta indici inferiori a quelli nazionali ed europei tra il 75 e il 78% del valore italiano per autostrade, ferrovie, porti e aeroporti, e scende al 63% per l’energia e al 55% per l’ambiente”.


Infine, le risorse turistiche per il Mezzogiorno – tema al quale Confindustria dedicherà la giornata di studio di oggi – “non sono ancora adeguatamente valorizzate”. L’Italia registra circa 345 milioni di presenze all’anno, ma la quota di mercato del Mezzogiorno arriva appena al 22%. E’ però positiva la tendenza di lungo periodo: dal 1993 al 2003 le presenze turistiche nel Sud sono aumentate del 55%, contro il 30% per il centronord.


A sintetizzare ai giornalisti i contenuti della riunione del comitato per il Mezzogiorno di Confindustria è stato lo stesso presidente degli industriali, Luca Cordero di Montezemolo: “Sul Sud è calato, non da oggi, un inaccettabile silenzio della politica che ci preoccupa come cittadini e come imprenditori” ha detto Montezemolo. “E’ soprattutto grave per le fasce più deboli della popolazione, che hanno bisogno di risposte sul caro vita, sull’occupazione e lo sviluppo”. Per il presidente di Confindustria “è urgente e indispensabile che in questa interminabile campagna elettorale che sta bloccando il Paese si diano risposte all’economia che va male, perché proprio il Sud rischia di pagare il prezzo più alto”. Montezemolo chiede che lo scorcio finale della legislatura sia utilizzato per “individuare poche condivise priorità con le regioni e con il governo per andare insieme a Bruxelles. Speriamo – ha concluso Montezemolo – che questa interminabile campagna elettorale porti almeno una condivisione delle priorità per il Sud”.